lunedì 30 gennaio 2023

Contro l'Ideologia Gender nelle scuole





La società civile si mobilità contro la “follideologia” gender che le lobby omosessualiste vorrebbero diffondere nelle nostre scuole allo scopo di “rieducare” le nuove generazioni.
Sono potenti e ben finanziate, sono “politicamente corrette” e quindi possono contare sull’appoggio dei vigliacchi, degli ignavi e di quelli che – pur non condividendo i presupposti irrazionali e innaturali di detta ideologia – non osano opporsi per non apparire retrogradi, bigotti, ecc.


Quindi, la società civile si mobilita: la Manif e le Sentinelle manifestano in piazza, genitori, insegnanti e educatori costituiscono comitati e associazioni per sostenere chi fosse in difficoltà. 
Noi di Pro Vita, insieme al Comitato Articolo 26 e ai Giuristi per la Vita, abbiamo stilato una bozza di lettera da inviare ai Presidi delle scuole dei vostri figli minorenni (quindi anche per i primi anni delle superiori 

E’ importante: scaricatela e speditela: con più firme, se possibile, o – meglio ancora – ne spedisca una ciascun genitore interessato. Diffondetela.

Serve  a far capire che in quella scuola ci sono genitori attenti a ciò che viene insegnato ai ragazzi e alle attività didattiche che essi svolgono. Genitori che non accettano che il loro ruolo venga usurpato né da associazioni, né da lobby, e nemmeno da istituzioni che non hanno alcun titolo per esautorare la potestà educativa genitoriale.


All’ Ufficio Protocollo dell’Istituto…
Al Dirigente Scolastico,
Al Consiglio d’Istituto
Oggetto: Consenso informato
Egregio Dirigente/ Gent.ma Dirigente,
i sottoscritti, genitori dell’alunno/a ………………………, frequentante la classe ………… di codesto Istituto, nell’esercizio del loro diritto inviolabile e fondamentale all’educazione,



VISTO

  • L’art. 26 terzo comma, della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo
  • «I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli;
  • L’art. 2 della Convenzione Europea sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo
  • «Lo Stato, nel campo dell’insegnamento, deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche»;
  • L’art. 30 della nostra Costituzione
  • «E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio».
- la Raccomandazione CM/Rec(2010)5 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa che invita espressamente gli Stati membri a «tenere conto del diritto dei genitori di curare l’educazione dei propri figli» nel «predisporre e attuare politiche scolastiche e piani d’azione per promuovere l’uguaglianza e la sicurezza e garantire l’accesso a formazioni adeguate o a supporti e strumenti pedagogici appropriati per combattere la discriminazione» (Allegato VI Istruzione, n.31)
- le “Linee di Indirizzo sulla Partecipazione dei Genitori e Corresponsabilità Educativa” diramate dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca il 22 novembre 2012 che espressamente invocano il diritto dei genitori alla «corresponsabilità educativa»;


CHIEDONO


  • Che la scuola notifichi loro con congruo anticipo e per iscritto la programmazione di ogni lezione, progetto, attività didattica che si tiene dentro e fuori l’Istituto, riguardante
a) Questioni fisiche e morali connesse con la sfera affettiva e sessuale dei discenti;
b) Campagne contro il bullismo, o le discriminazioni, o il razzismo o la parità di      genere; 
  • Che nella notifica sia descritto in modo completo e dettagliato il contenuto dell’attività didattica in questione, i materiali e i sussidi usati, la data, l’ora e la durata della stessa, e ogni informazione necessaria a identificare le persone e gli enti coinvolti nella organizzazione dell’attività in questione, al fine di valutare anche i loro titoli;
  • Che, in mancanza di tale notifica o in mancanza del nostro consenso scritto, nostro/a figlio/a sia esonerato dal partecipare al progetto in questione e dal frequentare le attività ad esso connesse; - che, nell’ipotesi di cui sopra, sia organizzata un’attività didattica alternativa per i ragazzi in questione.


AVVERTONO

  • Che la presente richiesta viene formalmente inoltrata al fine di poter valutare se dare o meno il consenso alla partecipazione di nostro figlio a tali attività didattiche;
  • Che, in mancanza delle informazioni richieste o in mancanza del consenso scritto, nostro figlio dovrà essere esonerato dal partecipare ai summenzionati progetti formativi e dal frequentare le attività ad essi connesse;Esprimono, quindi, apprezzamento e gratitudine per il sostegno che la S.V. vorrà in ogni circostanza fornir loro per facilitare l’esercizio libero, democratico e civile dei diritti di padre e madre, nel rispetto dello sviluppo della personalità del loro figlio/a, garantito dall’art.3, secondo comma, della Costituzione.

Data                                                                                       Firma                                                                                     


  Fonte 



VEDI ANCHE :

Ideologia Gender: La distruzione della famiglia





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