E’ lo stesso che vendette armi ai Contras del Nicaragua, nello scandalo Iran-Contra degli anno ’80. La rivelazione è data dal dirigente di una fabbrica di armi serba, che afferma che il numero di serie della pistola semiautomatica M92 è lo stesso di quelle che la sua azienda ha consegnato a un trafficante d’armi statunitense, Century International Arms, nel maggio 2013.
Negli Stati Uniti, un individuo o un’azienda deve essere registrato presso il dipartimento di Stato. Almeno sette delle armi usate o scoperte dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi furono prodotte dalla fabbrica serba. La maggior parte prima che la Jugoslavia si sciogliesse con la guerra civile degli anni ’90, e la maggior parte sono versioni o modifiche dell’AK-47 Kalashnikov sovietico. Il Palm Beach Post ha contattato il titolare della Century Michael Sucher, ma non ha risposto e la sede della società a Delray Beach è chiusa. La società ha anche filiali in Georgia e Vermont. Il Post ha riferito che Century è un acquirente e rivenditore di armi militari in eccedenza ed è uno dei più grandi trafficanti di armi degli Stati Uniti. La sua specialità è l’acquisto di armi da oltreoceano e rivenderle ai concessionari.
Non è la prima volta che la Century International Arms finisce sui giornali. Il Palm Beach Post ha riferito che lo stesso rivenditore contrabbandava armi come pistole, fucili da cecchino e armi d’assalto con l’aiuto di “mediatori non autorizzati”, come un trafficante d’armi israeliano. Alla Century fu ceduto un deposito di armi dal governo del Guatemala nel 2007, per 130 milioni di dollari. Ciò si scoprì dalle informazioni fornite dall’archivio WikiLeaks dei dispacci diplomatici segreti, gli stessi cablo del governo degli Stati Uniti furono consegnati dall’ex-analista dell’intelligence dell’esercito statunitense Bradley Manning, che sconta una condanna a 35 anni di carcere per la rivelazione.
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century-arms-logoBrzakovic ha detto all’AP che sarebbe sbagliato accusare Zastava di vendere armi ai terroristi, ma conveniva che un accordo illecito sulle armi fosse stato possibile dopo che le armi furono consegnate legalmente. “Dovunque ci siano guerre, c’è la possibilità dei peggiori abusi e di nascondere la provenienza delle armi. Finiscono dove non dovrebbero“, ha detto aggiungendo: “Abbiamo l’archivio della fabbrica degli ultimi 50 anni, sappiamo dove è stata consegnata ogni arma“.
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