lunedì 8 luglio 2024

Dossier: Telefonini, Wi-fi e Cordless e i danni che provocano alla salute


Dossier sulla pericolosita' deitassi di emissione (o meglio assorbimento) elettromagnetico”emessi dai telefonini, wi-fi e cordless .


L’industria della telefonia è un affare da 40 miliardi di dollari all’anno.

TROPPI SOLDI IN BALLO PER TUTELARE LA NOSTRA SALUTE 




 L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito i cellulari e in generale i campi elettromagnetici a radiofrequenza  nel gruppo 2B. Perciò occorre usare un principio di precauzione nelle esposizioni anche al wifi».

Le classi di cancerogenicità sono quattro: 

12A2B34 con livello di rischio decrescente in termini di probabilità da parte dell’uomo di contrarre il cancro. Alfio Turco, ceo della Polab, azienda che opera nel campo dell’elettromagnetismo ambientale, spiega che:
«La classe 2 è stata sdoppiata in una sotto classificazione. La 2A riguarda le sostanze probabili cancerogene, mentre la 2B riguarda le sostanze possibili cancerogene. I campi elettromagnetici a radio frequenza, così come i campi a bassa frequenza, sono stati inseriti in classe 2B».


SE FATE CASO, NEL IL LIBRETTO DELLE ISTRUZIONI DEL VOSTRO TELEFONO, NELLE NOTE "SICUREZZA" C'E' SCRITTO CHE IL VOSTRO TELEFONO DEVE STARE UN CENTIMETRO E MEZZO DISTANTE DALL'ORECCHIO (vale lo stesso per le altre parti del corpo, per esempio da una distanza minima all'interno di una borsa, dal fodero attaccato ad una cintura o dalla giacca).


EPISODI COMPLETI INCHIESTA SUI TELEFONI QUI ----

EPISODI COMPLETI INCHIESTA WI-FI  QUI -----

ACCADE IN FRANCIA  - Martedì 13 Maggio 2014 - PARIGI 

leggete anche qui--qui --qui--




Fare una conversasione telefonica da un cellulare per mezz'ora al giorno aumenta il rischio di tumore al cervello: E' il risultato di uno studio dei ricercatori francesi dell'unità di epidemiologia e prevenzione (Isped) dell'Università di Bordeaux pubblicato sulla rivista scientifica 'Occupational and Environmental Medicine'.  Dopo avere analizzato un campione di persone affette da meningioma e glioma in alcuni dipartimenti del nord della Francia (Gironda, Calvados, Manica e Herault) i ricercatori hanno stabilito un legame tra la comparsa di questi tumori cerebrali e l'utilizzo prolungato e continuativo negli anni del telefonino. Secondo gli studiosi bastano 15 ore di chiamate al mese (cioè mezzora al giorno) per aumentare fino al doppio il rischio di sviluppare tumore al cervello. «Questo studio - spiega uno dei ricercatori, Annie Sasco:
"Dimostra che il rischio di contrarre un glioma è doppio per chi usa il cellulare regolarmente e per lunghe conversazioni".
Fonte "leggo.it" e il giornale "il mattino"



Le onde elettromagnetiche dei segnali cellulari
non percepibili all'occhio umano
messe a fuoco da una particolare
 tecnologia avanzata 







I telefoni cellulari operano in una frequenza che varia da circa 800 a 2400 megahertz (MHz). In quella gamma, le radiazioni prodotte sono radiazioni non ionizzanti o radiofrequenze (RF).

Le frequenze utilizzate dai cellulari possono causare danni al DNA delle cellule del corpo. La radiazione provoca la formazione di ‘formazioni di radicali liberi’ all’interno delle cellule; tali radicali sono notoriamente cancerogeni

L’esposizione ai cellulari può scatenare la risposta allo stress nelle cellule umane e animali e provocare la produzione di proteine da stress. Questa è una prova del fatto che l’organismo riconosce la radiazione dei telefoni cellulari come potenzialmente nociva.

Cellulari, cordless domestici e Wi-Fi utilizzano onde elettromagnetiche con frequenze da 900 a 2.400 MHz, le stesse dei forni a microonde. La potenza è ovviamente molto inferiore, o ci ucciderebbe in pochi secondi “cuocendo il cervello, ma è sufficiente a scaldare la  nostra materia grigia .È però fondamentale sapere che l’intensità delle radiazioni diminuisce molto rapidamente allontanandosi dalla sorgente -un cellulare che emette 500 milliWatt di potenza, se tenuto all’orecchio ovvero a 1 cm. dal cranio irradierà 400 milliWatt al cervello. Lo stesso cellulare se allontanato a solo un palmo dalla testa (20 cm) irradierà meno di 1 milliWatt al cervello, ovvero quattrocento volte meno.



Ci sono 66 studi epidemiologici che mostrano che le radiazioni elettromagnetiche in tutta la gamma delle frequenze sono responsabili dell’aumento dei tumori al cervello nella popolazione umana.  Due di quegli studi sono specifici sui tumori al cervello riferiti ai telefoni cellulari.  

Non siate scettici, questi tumori richiedono decenni per svilupparsi.


Una di queste ricerche ha preso in esame 13mila utilizzatori di telefonini per oltre 10 anni. Fontehttp://geograficamente.wordpress.com

Pochissime persone pensano prima di acquistare un telefonino, di verificare la quantità di onde elettromagnetiche che il dispositivo stesso emette durante una telefonata, assorbite dal corpo umano.


Oltre 44 milioni di telefonini attivi su una popolazione di 60 milioni di abitanti. Il numero dei cellulari in Italia supera persino quello delle automobili circolanti che nel 2010 erano quasi 37 milioni.

Il telefonino non a caso ha già sorpassato in utilizzo il fratello maggiore “fisso” con 113,8 miliardi di minuti di conversazione nel 2009 contro i 103,8 milialdi della vecchia cornetta.
Gli italiani in altre parole sono dei fedelissimi del cellulare. La maggior parte di loro però non conosce o, nel migliore dei casi sottovaluta, il rischio per la loro salute, legato all’emissione delle onde elettromagnetiche.

Ogni volta che avviciniamo il cellulare all’orecchio per parlare (ma anche quando sta nel taschino o in borsa), l’apparecchio emette una quantità di onde che vengono assorbite dal nostro corpo, in particolare dal cervello, con effetti potenzialmente dannosi per la salute.
Ad affermarlo ufficialmente è niente meno che l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.

Siccome l’educazione, anche quella sanitaria, indispensabile per prevenire i tumori, è figlia di una corretta informazione, alla Lega contro i Tumori di Siena è sembrato opportuno presentare qualche chiarimento in proposito.



SENTENZA STORICA IN ITALIA :  IL TELEFONINO PROVOCA IL CANCRO, LA CONFERMA E' UFFICIALE



I giudici hanno dato credito a uno studio del professore svedese Lennard Hardell, per la prima volta un Tribunale qui in italia riconosce la validità delle ricerche scientifiche che affermano ci sia un nesso tra utilizzo del cellulare e tumori. C'è una diretta correlazione tra l'uso prolungato di cordless e telefoni cellulari e l'insorgere di forme tumorali al cervello. È quanto deciso dalla Cassazione sul caso di Innocente Marcolini.  E' stata stabilita che questa e' la causa del suo tumore al cervello.

Rapporto completo presentato  al Dipartimento di Telecomunicazioni dal Prof Girish Kumar del dipartimento IIT di Bombay di ingegneria elettrica qui kumar ,e anche in italia per il processo Marcolini, qui corriere.it


Effetti sul DNA: uno studio in corso oltre ai riconosciuti potenziali effetti causati dal riscaldamento prodotto dalla prolungata esposizione, gli scienziati stanno ipotizzando che possano intervenire anche effetti genotossici, ovvero sul DNA.




Gli scienziati svedesi hanno anche fornito alcuni consigli: 

 “Utilizzare il cellulare il meno possibile, e farlo sempre e comunque con i dispositivi vivavoce. Evitare le telefonate chilometriche, preferendo in questo caso gli apparecchi fissi. Grande attenzione con i bambini, ai quali i cellulari devono essere tassativamente proibiti. Evitare il proliferare del Wi-Fi”.

Le radiazioni emesse da un cellulare penetrano molto più profondamente nel cervello dei bambini  rispetto a quello di un adulto . 

Ciò sia per le dimensioni ridotte della testa che per le ossa del cranio più sottili. 
Inoltre le cellule del bambino si moltiplicano più rapidamente e sono dunque più soggette a danni nel DNA.

Effetti biologici scoperti da pochi mesi Anche sul Corriere della Sera nel novembre 2009, si è parlato di un nuovo studio condotto all’Università di Örebro che per la prima volta evidenzia effetti biologici importanti delle radiazioni dei cellulari su esseri umani viventi: l’utilizzo di cellulari e altri dispositivi wireless fa crescere il livello della transiretina, proteina contenuta nel liquido cefalorachidiano che solitamente si innalza per difendere il cervello da fattori nocivi. Dunque il cervello percepisce le radiazioni come dannose. La conclusione degli scienziati è che si consiglia:

 “Di usare con la massima accortezza e tutte le precauzioni del caso telefonini e altri dispositivi senza fili”. 

Infine, nuovi studi stanno dimostrato per la prima volta che le radiazioni dei cellulari sono in grado di  provocare danni diretti al DNA.

L’Italia è ancora sprovvista di una normativa specifica per la protezione della popolazione e dei lavoratori dai campi elettromagnetici alle frequenze utilizzate per la telefonia mobile. 
La legge quadro  (numero 36/2001) e il decreto 381 del ’98 sorvolano sui cellulari. E quando il 16 marzo 1995 c'è stato un comunicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto numero 71 del 5 gennaio ’95 sui radiotelefoni mobili, il Codacons si è accorto (e lo ha denunciato alla Procura della Repubblica di Roma) che mancava un pezzo (del testo)

Giallo del decreto dimezzato: storia di ordinaria superficialità dei ministri Tenete conto che i 2 W/Kg sono il valore MASSIMO consigliato OLTRE il quale non andare…. Ma questo non significa che valori di 1,5 facciamo bene. Tutt’altro.. Diciamo che fanno un po’ meno male…
La salute non si baratta con nessuna moda. Ricordatevelo!!

Secondo lo Studio Interphone (svolto in 13 paesi), si stima che per aumentare considerevolmente l' insorgenza di un cancro al cervello (il glioma), basta un’esposizione di più di 27 minuti al giorno alle radiazioni emesse dal cellulare in un arco di 10 anni .
l’Organizzazione Mondiale della Sanità si eì pronunciata:
"Le radiofrequenze del telefonino potrebbero provocare tumori". 

L’ultima ricerca in materia reca la firma di 21 sommi esperti dell’"International Agency for Research on Cancer" (Iarc), il gruppo scientifico che per conto dell’Oms studia i tumori.

L'associazione medica di Vienna raccomanda ai minori di 16 anni di NON utilizzare il cellulare, mentre la città francese di Lione lo sconsiglia ai minori di 12 

fonte ghiandolapineale

Secondo una ricerca condotta da un team di scienziati coordinati da Lennart Hardell, del Dipartimento di Oncologia dell’ospedale universitariodi Örebro (Svezia), usare per più di 10 anni telefonini o apparecchi senza fili appoggiati sempre allo stesso orecchio moltiplica da tre a cinque volte e mezzo il rischio di ammalarsi di glioma, una forma di cancro al cervello.

Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Pathophysiology (link), i soggetti più a rischio sono i bambini ed i ragazzi fino ai 20 anni, il cui cervello in fase di sviluppo è maggiormente suscettibile ai danni delle onde radio.

Uno scienziato americano, Goerge Carlo, dopo tre anni di ricerche a capo del gruppo Health Risk  Management Group, ha reso noto i risultati dello studio che è costato più di 27 milioni di dollari.

La ricerca ha rivelato che il cellulare può provocare tumori al cervello, danneggiare le funzioni di rigenerazione del sangue, provocare danni ai bambini e alle donne incinte.


Molti dei minerali usati per assemblare la tecnologia dei telefoni e degli smartphone sono tossici e radioattivi. L’inchiesta di Mother Jones. dopo l' installazione di antenne GSM, nella città di Naila, in Germania meridionale, Wolfram König, presidente della Federal Radiation Protection Agency ha deciso di formare una commissione di medici locali per studiare ed individuare il grado di rischio cancro.

Uno studio e' stato condotto per dieci anni e sono stati seguiti circa 1.000 pazienti in città. Secondo i sondaggi, la percentuale di nuovi casi di cancro era significativamente più alta tra i cittadini che vivevano in prossimità delle antenne ad una distanza massima di 400 metri, rispetto a coloro che vivono fuori di questa zona.
Molto importante: se nei primi cinque anni le differenze di numero di casi tra i due settori non sono state significative, nella seconda metà del periodo analizzato il rischio di sviluppo del cancro ha registrato una maggiore crescita tra i residenti vicini all'antenna.

L’indice SAR fornisce un'indicazione sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari ai danni del corpo umano.
Il tasso di assorbimento specifico o SAR indica la percentuale di energia elettromagnetica assorbita dal cervello umano quando questo viene esposto all'azione di un campo elettromagnetico a radio frequenza (RF).



Ci sono 66 studi epidemiologici che mostrano che le radiazioni elettromagnetiche in tutta la gamma delle frequenze sono responsabili dell’aumento dei tumori al cervello nella popolazione umana

Due di quegli studi sono specifici sui tumori al cervello riferiti ai telefoni cellulari. Alcuni tumori richiedono decenni per svilupparsi.
Dopo una conversazione di due minuti, gli impulsi digitalizzati di un telefono cellulare disabilitano la barriera di sicurezza (la barriera emato-encefalica) che isola il cervello da proteine e veleni dannosi nel sangue. Il Professor Leif Salford, il neurologo che ha eseguito la ricerca con questa scoperta.

Telefoni cellulari e cordless, ancora sotto accusa per il rischio di tumori al cervello
L'allarme arriva da ricercatori di diversi Paesi ed è contenuto nel Rapporto “Telefonia senza fili e tumori cerebrali15 motivi di inquietudine”, pubblicato da EM Radiation Research e disponibile online
Uno studio del Dr. Peter Franch ha provato inequivocabilmente che;

 “Le cellule sono danneggiate permanentemente dalle frequenze dei telefoni cellulari".



SOSTANZE CANCEROGENE


L'Organizzazione mondiale della sanità, nel 2011, ha,  inserito i campi magnetici fra le sostanze cancerogene, e anche l'Agenzia europea per l'ambiente ha lanciato l'allarme. Da studi e ricerche è sempre più forte l'evidenza di questo legame, ha spiegato Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Aea. Il rapporto completo è stato presentato di recente al Dipartimento di Telecomunicazioni dal Prof Girish Kumar del dipartimento IIT di Bombay di ingegneria elettrica. Kumar
sua pag ufficiale kumar ,suo video congresso vimeo .

Se non avete un rilevatore di onde elettromagnetiche ,basta una normale radio e posizionarla sulle frequenze Am,non Fm , quindi immettervi su un canale vuoto senza trasmissioni . Avvicinatevi al telefono e in chiamata, sentirete la radio impazzire.


NON COMPRATE LE PLACCHETTE ADESIVE PLACCATE ORO ANTIRADIAZIONI, NON FUNZIONANO, NEMMENO QUELLI VENDUTI IN FARMACIA, SONO STATE GIA' TESTATE. INVECE I FODERI ANTIRADIAZIONI COSTANO MOLTO E ALL'INTERNO CONTENGONO SOLO UN SEMPLICE FOGLIO DI ALLUMINIO.

Vi vendono solo l'idea ma non i l'efficacia reale del prodotto - ne parlano in video anche le iene



ADESSO TANTO PER METTERE LA CILIEGINA SULLA TORTA,O LA CROCE SULLA BARA, SOLO L'INVENZIONE DEL CARICATORE WIRELESS CI MANCAVA


Ma come funziona esattamente il caricabatterie a induzione?

Il principio è molto semplice e conosciuto da molto tempo. Il funzionamento è molto simile al funzionamento di un trasformatore di corrente. Sono presenti due bobine una nel telefono e l’altra nel caricatterie.

La bobina L1, presente nel caricabatteria, quando sarà sotto tensione creerà un campo magnetico.

La bobina L2 che si troverà all’interno dello smartphone quando entrerà nel campo magnetico (nelle vicinanze) della bobina L1, per induzione inizierà il trasferimento di energia.

Più le due bobine saranno vicine più quantità di energia verrà trasferita !

Scaricate questo programmino traformare il vostro telefono android in un rilevatore di campi elettromagnetici  (attenti pero' scansionate prima con antivirus l'app ,alcune contengono spyrevere-virus) non scaricate emf meter e' un virus, senza virus trovate questo  l'ho' scansionato con avira. Esiste anche un altra App..HEALTHY CALLS  che notifica nel corso di una chiamata se le radiazioni emesse e ricevute dal tuo cellulare sono potenzialmente dannose per la salute

Qui sotto,scansionati gia' con antivirus

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scarica e estrai cartella zippata
ril camp magn e prog salute.zip
Archivio compresso in formato ZIP [5.3 MB]

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Gli auricolari bluetooth contrariamente, sono a loro volta un'apparecchiatura elettronica, e pertanto sviluppano campi elettromagnetici  durante l'utilizzo. I collegamenti via radio Bluetooth servono a trasmettere voci e dati su brevi distanze mediante radiazioni ad alta frequenza. La tecnologia Bluetooth permette di collegare senza fili vari apparecchi, ad esempio un cellulare con il vivavoce oppure un laptop con la stampante o il mouse. Questa tecnologia, semplice ed economica, è in forte espansione e il mercato registra costantemente l’arrivo di nuove applicazioni.
Gli apparecchi Bluetooth sono suddivisi nelle tre classi di potenza di trasmissione 12 e 3. Leradiazioni degli apparecchi Bluetooth delle classi di potenza 2 e 3 sono deboli e limitate al raggio locale. La maggior parte delle applicazioni Bluetooth utilizzate vicino al corpo rientra in queste classi di potenza. I trasmettitori Bluetooth della classe di potenza 1, la più forte, possono provocare carichi di radiazioni simili a quelle dei cellulari, se sono utilizzati nelle immediate vicinanze del corpo.

I carichi di radiazioni generati dagli apparecchi Bluetooth di tutte le classi di potenza sono inferiori ai valori limite raccomandati a livello internazionale. Secondo lo stato attuale delle conoscenze, queste radiazioni non rappresentano un pericolo diretto per la salute.

Le applicazioni Bluetooth delle classi di potenza 2 e 3, più deboli, non richiedono misure precauzionali. Nei cellulari che possono accedere a Internet via Bluetooth sono talvolta utilizzati trasmettitori della classe di potenza 1, la più forte. Durante le conversazioni telefoniche con questi cellulari, è consigliabile interrompere il collegamento a Internet, in modo da evitare un carico di radiazioni supplementare alla testafonte qui

FANNO ANCHE I BRACCIALETTI SPORTIVI CON IL BLUETOOTH


Il piombo blocca appunto le radiazioni ionizzanti come i raggiXe non le radiazioni elettromagnetiche. Provate pero'... avvolgete totalmente con l'alluminio il telefonino  e provate a fargli uno squillo. Se non c'è campo significa che la mia supposizione è giusta,ovvero l'alluminio blocca i campi elettromagnetici.

L’alluminio, in fogli. Proprio quello che acquistiamo, in rotoli, al supermercato e che usiamo per avvolgere le vivande e’ un materiale semplice da reperire, economico e facile da utilizzare.
Soprattutto, riesce a bloccare più del 90% delle radiazioni. Per capirci meglio, riduce anche di 10 volte il valore del campo magnetico incidente. Sarebbe utile mettere un pezzo di alluminio nel nostro portacellulare dal lato dove fa contatto con il nostro corpo. Se invece copriamo per intero un fodero portacellulari con alluminio, il telefono perde completamente il segnale.

Non usare il cellulare in automobile:

Le lamiere riflettono le radiazioni sul corpo e i passaggi tra le celle costringono il cellulare a emettere radiazioni da 100 a 1.000 volte superiori all’uso da fermo. 

Non tenere mai il cellulare all’orecchio quando si attende che la persona chiamata risponda:

Durante la fase di connessione al numero chiamato il cellulare irradia 10 volte più radiazioni che durante la telefonata.

Auricolari bluetooth o auricolari a filo? 

Gli auricolari a filo tradizionali permettono di chiamare limitando in maniera evidente il campo elettromagnetico prodotto dal telefono cellulare in questione. Gli auricolari bluetooth contrariamente, sono a loro volta un'apparecchiatura elettronica, e pertanto sviluppano campi elettromagnetici (seppur di limitata entità) durante l'utilizzo.




Notizie - ciriosita'

Una famosa azienda svizzera produttrice d’abbigliamento intimo, la Isabodywear, ha prodotto uno slip da uomo in grado di bloccare le radiazioni provocate dai telefoni cellulari.
Ciò avviene grazie alla presenza di una trama di fili d’argento in grado di ostacolare le onde elettromagnetiche.
Questo capo d’abbigliamento molto particolare disponibile sul mercato un costo di circa 20 euro.

Casa di moda parigina lancia una linea di abiti maschili con nickel acciaio alluminio e pirite contro le radiazioni

Uno studente tedesco ha realizzato un caricabatteria che sfrutta le onde elettromagnetiche generate dai dispositivi elettrici ed elettronici e quelle di segnali radio telefonici Wi Fi e altro.


In italia ,una sentenza storica:

Il telefonino provoca il cancro: la conferma e' ufficiale, purtroppo non è sufficiente scegliere di non utilizzare tali tecnologie, se poi vengono ad installarti un ripetitore davanti casa.

Quella della Cassazione rappresenta una sentenza storica: 
Per la prima volta un Tribunale riconosce la validità delle ricerche scientifiche che affermano ci sia un nesso tra utilizzo del cellulare e tumori. C'è una diretta correlazione tra l'uso prolungato di cordless e telefoni cellulari e l'insorgere di forme tumorali al cervello. È quanto deciso dalla Cassazione sul caso di Innocente Marcolini. Questa la causa del tumore al cervello per il quale percepirà una pensione di invalidita',
i giudici hanno dato credito a uno studio del professore svedese Lennard Hardell.


Le radiazioni piu' pericolose emessi dai telefoni a contatto con il corpo umano:

·         Fino a 30 cm da una base senza cordless
·         Fino a 30 cm da una base di un cordless in telefonata
·         A pochi centimetri da un telefono cordless in chiamata
·         Fino a mezzo metro da un modem wireless in funzione...


parametri sopra indicati cosi ristretti devono essere superati perche' in questi sono comprese radiazioni elettromagnetiche di intensita' almeno quadruple rispetto a quelle di una enorme antenna ripetitrice

Anche sui telefonini dovrebbero riportare le avvertenze come i pacchetti delle sigarette " Nuoce gravemente alla salute"


L’industria della telefonia è un affare che vale 40 miliardi di dollari all’anno 

Una dichiarazione già abbastanza impressionante, cui segue un’accusa verso dispositivi di cui finora si è parlato poco: telefoni cordless domestici e dispositivi WiFi.

 “Usando un cellulare o un telefono senza fili come i comuni cordless domestici per 2000 ore, ovvero meno di un’ora al giorno per 10 anni, c’è un rischio concreto di ammalarsi di tumore al cervello”.

E secondo il professore Lennard Hardell:

"il WiFi emette raggi altrettanto pericolosi, meno intensi ma spesso assorbiti per ore ed ore in casa o a scuola”.

Attraverso alcuni studi epidemiologici e ricerche sperimentali si e' concluso che le onde emesse dai campi elettromagnetici influenzano in modo serio la nostra salute, anche quando sono nei limiti ammessi.

più sensibili agli effetti termici sono organi e tessuti poco vascolarizzati, che rendono difficile la dissipazione del calore: gli occhi, il fegato, le ghiandole riproduttive, lo stomaco, la vescica, in generale gli organi con elevato contenuto di acqua. Al di là di questi fenomeni, le radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti sono in grado di generare una serie di effetti non termici, che colpiscono le cellule del sistema nervoso e dei tessutiGli impulsi a bassa frequenza delle radiazioni modificano i livelli di ormoni.

Diversi ricercatori sostengono che la lunga esposizione ai campi elettromagnetici abbassa la produzione di melatonina, un ormone che regola il sonno e ha un ruolo importante nel sistema immunitario, oltre a reazioni che comprendono affaticamentodisturbi del sonno, depressioneIl basso livello di melatonina può provocare una maggiore sensibilità immunitaria e la predisposizione al cancro. Un effetto simile è stato osservato dai ricercatori Zabezhinskiy e Anisimov. I due hanno dimostrato che le radiazioni provenienti dai terminali di personal computer riduce i livelli di melatonina notturna e accelera la maturazione sessuale.
fonte  lanaturaticura.com

Il riscaldamento è il principale effetto biologico dei campi elettromagnetici a radiofrequenza. Tutte le apparecchiature elettriche con cui entriamo in contatto quotidianamente sono in grado di generare un campo elettromagnetico che influisce sulle nostre funzioni biologiche a seconda sia della tipologia di progetto dell'apparecchiatura stessa che della distanza tra noi e la sorgente di radiazioni in questione.


Per tale motivo ci sono alcuni piccoli ma fondamentali accorgimenti da seguire utilizzando apparecchiature elettroniche "potenzialmente dannosecome ad esempio telefoni cellulari :



  • Posizione del cellulare non in utilizzo: E' fortemente consigliato tenere il telefono cellulare il più lontano possibile dalle parti del corpo maggiormente sensibili, ovvero la testa, il cuore e i genitali. Una donna potrà ovviare tenendolo in borsetta mentre un uomo, se proprio non potesse trasportarlo altrove se non in tasca, dovrebbe infilarlo posteriormente dove i glutei possano svolgere un'adeguata azione "schermante" a tutela della zona genitale

  • Posizione del cellulare in chiamata: E' decisamente sconsigliato tenere per lunghi periodi il telefono cellulare vicino all'orecchio durante una chiamata. Con un'apposita telecamera ad infrarossi è stato notato un surriscaldamento della zona a contatto con l'apparecchio proporzionale al tempo della telefonata. E' pertanto consigliato l'utilizzo di appositi auricolari al fine di incrementare la distanza telefono cellulare-orecchio durante le operazioni di chiamata.
  • Auricolari bluetooth o auricolari a filo?: Gli auricolari a filo tradizionali permettono di chiamare limitando in maniera evidente il campo elettromagnetico prodotto dal telefono cellulare in questione. Gli auricolari bluetooth contrariamente, sono a loro volta un'apparecchiatura elettronica, e pertanto sviluppano campi elettromagnetici (seppur di limitata entità) durante l'utilizzo.
  • Il telefono cellulare emette maggiori radiazioni durante gli spostamenti (es. viaggi in treno, in automobile…etc.)? La risposta è affermativa in quanto il telefono cellulare, durante gli spostamenti geografici, "lavora maggiormente" per ricercare il segnale determinando una maggiore intensità del campo elettromagnetico emesso. Per tale motivo è fortemente sconsigliata l'effettuazione di chiamate durante  qualsiasi tipologia di viaggio.

Il tasso di assorbimento specifico o SAR indica la percentuale di energia elettromagnetica assorbita dal cervello umano quando questo viene esposto all'azione di un campo elettromagnetico a radio frequenza (RF).

Samsung fa invece meglio di tutti piazzando ben 6 modelli su 8 nella categoria dei cellulari con il Sar più basso (fino a 0,50 W/kg): Galaxy S (0,26 W/kg), Galaxy Nexus (0,30 W/kg), Galaxy S Plus (0,34 W/kg), Galaxy S2(0,35 W/kg), Galaxy Note (0,39 W/kg) e Nexus S (0,50 W/kg). Il famoso Galaxy S III (e S3 mini) vanta un ottimo 0,52 W/kg, mentre un iPhone 5 uno 0,90 W/kg (quasi il doppio!)

L’indice SAR fornisce un'indicazione sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari ai danni del corpo umano.

I telefoni cellulari operano in una frequenza che varia da circa 800 a 2400 megahertz (MHz) In quella gamma, le radiazioni prodotte sono radiazioni non ionizzanti o radiofrequenze (RF).

La legge comunitaria obbliga i produttori a commercializzare cellulari che abbiano un valore SAR sotto la soglia dei 2 W/kg, negli Stati Uniti e Canada la soglia è più bassa, il tetto massimo da non superare é 1,6 W/kg.


Gli effetti atermici derivano dalla componente non termica del campo magnetico e comprendono:
  • Alterazioni a livello molecolare
  • Alterazioni dell’equilibrio elettrochimico della membrana cellulare
  • Alterazione dei meccanismi di riparazione molecolare del DNA (quest’ultimo effetto comprovante del ruolo delle radiazioni elettromagnetiche nell’origine dei processi di cancerogenesi).

Per quanto riguarda le radiazioni emesse dai telefoni cellulari, gli effetti biologici evidenziati sono di diversa natura; si distinguono infatti in effetti termici (derivati da produzione di calore) ed effetti atermici (derivati da danni alle strutture cellulari).

Gli effetti termici sono causati dalle onde ad alta frequenza emesse dai telefonini, queste:

  • Producono vibrazione delle componenti liquide del nostro corpo (come acqua e sangue) e 
  • Provocano un aumento della temperatura corporea. 

 Il campo elettromagnetico causa il riscaldamento del corpo per mezzo della trasformazione in calore dell’energia radiante mediante tre principi fisici:
  • 1) Induzione di correnti ad alta frequenza nei tessuti
  • 2) Modifica dell’orientamento dei dipoli molecolari e 
  • 3) Rotazione delle molecole

L'energia radiante si trasforma in energia cinetica che si misura come innalzamento della temperatura; tale aumento di temperatura può indurre effetti di varia natura e costituire un fattore di rischio per la salute. I danni biologici dipendono da quanta energia ad alta frequenza viene assorbita; al di sopra di 100 kHz sono documentate molteplici azioni termiche:
  • Alterazioni della permeabilità di membrana e 
  • Modificazione dell’omeostasi e della diffusione del calcio a livello cellulare, 
  • Alterazioni della funzione ghiandolare, del sistema emopoietico, immunitario e nervoso ed 
  • Alterazione dei riflessi comportamentali 

SAR, misurato in Watt per chilogrammo, è quindi un indice di quanto un particolare dispositivo può rivelarsi pericoloso per la salute. Un elevato valore di tale parametro per uno smartphone o un cellulare sta a rappresentare quindi un pericolo maggiore per l’incolumità dell’utente, motivo per cui sono stati definiti limiti massimi di cui i produttori devono attenersi per poter mettere piede nel mercato della telefonia: in Italia, ad esempio, il valore massimo consentito è pari a 2 Watt al chilogrammo per 10 grammi di tessuto, mentre negli USA si scende a 1,6.
Tale parametro è utilizzato non solo nella telefonia mobile, ma anche ad esempio nel campo della sanità per misurare l’impatto di esami di risonanza magnetica.
fonte  (SAR) for mobile phones






I CAMPI ELETTROMAGNETICI



Tutti gli elettrodomestici ed anche il computer ed il telefonono cellularegenerano campi magnetici. Purtroppo ancora gli scienziati non hanno compreso del tutto gli effetti che i campi elettromagnetici hanno sia sull’inquinamento dell’ambiente, sia  sull’organismo dell’uomo, ma comunque già sono noti alcuni degli effetti collaterali tra cui l’invecchiamento precoce, l’anemiadiminuzione della libidoproblemi alla vista ecc..

Ma vediamo alcuni accorgimenti da tenere sempre presenti per evitare i danni causati dalle onde elettomagnetiche:

  • Schermo o monitor: tutti attirano ed emettono onde elettromagnetiche, campi elettrostatici e raggi X, quindi è consigliare stare ad una distanza di almeno 30 cm. I Nuovi modelli risultano essere meno pericolosi poichè sono costruiti in modo da essere già schermati. Quindi riepilogando: tenersi ad una distanza di almeno 30 cm da tutti gli schermi ed interrompere la permanenza davanti allo schermo ogni due ore.
  • Elettrodomestici: si consiglia di tenerli accesi uno alla volta e per il tempo necessario, quindi evitando di usarne tanti contemporaneamente. Inoltre tenere sempre lontano dal letto le termocoperte, radiosveglie, televisione, stereo, telefonino e computer.
  • Impianti elettrici: possono essere causa di insonnia, mal di testa e stress. Per evitare o ridurre questi effetti cercare di sfruttare le prese disponibili senza quindi usare prolunghe, prese multiple o derivazioni.  Fare attenzione quando si acquista una casa dell’eventuale presenza di linee, cavi o cabine elettriche, antenne fisse per la telefonia cellulare, radar, ripetitori radio-Tv



COME COMBATTERE A CASA I CAMPI ELETTROMAGNETICI


  • Grafite: è un minerale conosciuto per il suo utilizzo come mina per le matite, meno nota è invece la sua caratteristica principale che è quella dell’alta conducibilità elettrica, infatti proprio per questo motivo la grafite potrebbe essere un valido rimedio, direi quasi un vero e proprio “antidoto”, contro tutti i tipi di radiazioni e di onde elettromagnetiche.
  • Tillandsia: è una pianta antiradiazioni. Poichè essa cresce spontaneamente e molto rapidamente accanto ai pali della luce ed in prossimità dei cavi telefonici, si attribuisce alla tillandsia la capacità di assorbire i campi elettromagnetici e quindi di proteggere l’organismo da tali onde.
  • Pietre protettive: tra le pietre sono da menzionare quelle appartenenti alla famiglia dei quarzi e cioè il quarzo rosa, il cristallo di rocca e l’ametista, e le tormaline. Posizionare la pietra prescelta sopra o davanti allo schermo, ogni due o tre giorni scaricare la pietra dall’elettricità accumulata, lavandoa sotto acqua corrente, oppure meglio, lasciandola immersa in acqua e sale per qualche ora.


l problema dei cellulari pericolosi, già noto dopo gli scandali che hanno coinvolto le fabbriche della Apple in Cina, è stato reso pubblico negli Stati Uniti dall’inchiesta shock di Keira Butler , giornalista inviata in Malesia per indagare sulla chiusura della Asian Rare Earth. La fabbrica produceva materiale necessario alle schede dei cellulari (e non solo), soddisfacendo, da sola, un quinto del fabbisogno delle industrie high tech. Ma l'Asia Rare Earth scaricava i rifiuti in una discarica abusiva, ove si è accertato, in seguito, che la soglia delle radiazioni era ben ottantotto volte superiore rispetto alla media tollerata. La gente del luogo aveva iniziato a morire di mali incurabili, le donne ad abortire o a partorire bambini gravemente disabili. La fabbrica fu costretta a chiudere, ma riaprì ben presto da un’altra parte dello stesso Stato, dove la legislazione in materia ambientale è assolutamente permissiva.

Il primo telefono cellulare fu inventato negli Stati Uniti nell'aprile del 1973 da Martin Cooper. In quell'anno Cooper effettuo' la prima telefonata da un cellulare "Motorola Dyna-Tac" (è questo il nome del primo telefonino). La Motorola ideò altri cellulari molto pesanti trasportati in valigette dove venivano ricaricati. Furono soprannominati "brick phone" (telefono mattone). Consumavano molta energia in quanto utilizzavano batterie all'acido di piombo da 2300 milliampere che consentiva solo 55 minuti di conversazione. Questi telefoni furono utilizzati fino al 1990. Modificati in Europa fino ad arrivare al più moderno e diffuso mezzo di comunicazione esistente al mondo... La prima telefonata 'mobile' fu fatta nel 1973, dall'inventore del cellulare, Martin Cooper, con un apparecchio Motorola. Negli anni la concorrenza divenne spietata e ai giorni nostri si contano circa 30 produttori di telefonini, tra cui il leader Nokia. I telefoni cellulari moderni sono capaci di spedire fotografie, video, di trasmettere programmi televisivi e musica. Un'evoluzione rapida e ancora in fase di sviluppo.

Dopo molti anni di dibattito sui rischi per la salute derivanti dai telefoni cellulari, un recente rapporto finalmente fornisce delle risposte.

Telefoni senza filicellulari e cordless, ancora sotto accusa per il rischio di tumori al cervello: L'allarme arriva da ricercatori di diversi Paesi ed è contenuto nel Rapporto
 “Telefonia senza fili e tumori cerebrali: 15 motivi di inquietudine”, pubblicato da EM Radiation Research e disponibile online (www.radiationresearch.org). Secondo lo studio, l'uso di questi apparecchi è pericoloso soprattutto per i bambini che rischiano più degli adulti di ammalarsi di tumore al cervello. Ma ci sono anche pericoli di un aumento di tumori oculari, alle ghiandole salivari, di linfomi e leucemie. Le ricerche, fino ad oggi finanziate dai produttori di telefonini, sottostimano i rischi secondo le accuse degli autori del Rapporto inviato ai capi di Governo e ai media.

Il Rapporto indica nel dettaglio i “vizi” di impostazione dello studio internazionale Interphone lanciato nel 1999, realizzato in 13 Paesi e finanziato dalle aziende di telefonia. Secondo gli autori, la ricerca Interphone, voluta proprio per valutare i rischi di tumore cerebrale, sottostima il problema. I suoi “errori” rappresentano la maggioranza dei motivi d'allarme che danno il titolo allo studio e che si aggiungono ai dati sui rischi di tumore, sulla maggiore vulnerabilità dei bambini e sulla scarsa trasparenza degli studi.

Nel Rapporto i ricercatori propongono anche alcune raccomandazioni generali per ridurre i rischi delle radiazioni:
  • Preservare alcuni luoghi pubblici (scuole, asili, parchi gioco eccetera) da ogni tipo di radiazione
  • Organizzare campagne di comunicazione e di prevenzione destinate agli adolescenti e ai bambini
  • Informare meglio il pubblico sui rischi dei dispositivi senza filo.
(fonte:adnkronos.com


Un gruppo di persone di Santa Fe (New Messico -USA) ha chiesto di togliere i dispositivi WiFi dalle strutture pubbliche; si definiscono “elettro-sensitivi” e dichiarano di sentirsi male in prossimità di reti wireless ed anche a causa dei segnali dei cellulari.
Questo gruppo ha dichiarato che il WiFi nei luoghi pubblici (biblioteche, scuole) è da considerarsi una violazione dei diritti dei disabili (Americans with Disabilities Act) ed un avvocato sta studiando per verificare se il fatto possa essere considerato discriminazione.
Per quanto riguarda le radiazioni emesse dai telefoni cellulari, gli effetti biologici evidenziati sono di diversa natura; si distinguono infatti effetti termici (derivati da produzione di calore) ed effetti atermici (derivati da danni alle strutture cellulari). Gli effetti termici sono causati dalle onde ad alta frequenza emesse dai telefonini: esse producono vibrazione delle componenti liquide del nostro corpo (come acqua e sangue) e provocano un aumento della temperatura corporea. Il campo elettromagnetico causa il riscaldamento del corpo per mezzo della trasformazione in calore dell’energia radiante mediante tre principi fisici: induzione di correnti ad alta frequenza nei tessuti, modifica dell’orientamento dei dipoli molecolari e rotazione delle molecole.

L'energia radiante si trasforma in energia cinetica che si misura come innalzamento della temperatura; tale aumento di temperatura può indurre effetti di varia natura e costituire un fattore di rischio per la salute. I danni biologici dipendono da quanta energia ad alta frequenza viene assorbita; al di sopra di 100 kHz sono documentate molteplici azioni termiche: alterazioni     della permeabilità di membrana e modificazione dell’omeostasi e della diffusione del calcio a livello cellulare, alterazioni della funzione ghiandolare, del sistema emopoietico, immunitario e nervoso ed alterazione dei riflessi comportamentali.

Alla base degli effetti sanitari c’è un’alterazione del trasporto del calcio che, essendo un modulatore dell'attività cerebrale, altera i meccanismi di trasduzione del segnale intracellulare. A densità di potenza maggiore (10 mW/cmq, cioè milliWatt su centimetro quadrato) si trovano alterazioni della crescita cellulare, malformazioni embrionali [54], offuscamento del cristallino ed ustioni interne fino all’arresto cardiaco. Per densità di potenza maggiore ai 50 mW/cmq (come ne gli incidenti per esposizione ai radar [55]) sono stati descritti mal di testa, stanchezza, letargia, paura, capogiri, nausea e vomito, aumento spontaneo della coagulazione e della probabilità di infarto.

Un'analisi delle modalità di esposizione ha mostrato che, nel caso dei telefoni cellulari, viene assorbita dalla testa una frazione stimabile tra il 30% ed il 50% dell energia irradiata. È elevato il rischio che le onde interferiscano con occhi (opacizzazione del cristallino), orecchie, cervello e gonadi (con riduzione della fertilità generando un incremento di temperatura e danni correlati come cali della memoria, glaucoma ed altri ancora. 
Il surriscaldamento della zona cranica durante una telefonata, localizzato tipicamente nell’area della testa a contatto con il telefono cellulare, può essere verificato attraverso l'utilizzo di una termocamera a raggi infrarossi. 
Gli effetti atermici derivano dalla componente non termica del campo magnetico e comprendono:
  • alterazioni a livello molecolare
  • alterazioni dell’equilibrio elettrochimico della membrana cellulare
  • alterazione dei meccanismi di riparazione molecolare del DNA (quest’ultimo effetto comprovante del ruolo delle radiazioni elettromagnetiche nell’origine dei processi di cancerogenesi).
La sintomatologia osservata è piuttosto aspecifica e comprende mal di testa, astenia, irritabilità e stimolazione oculare (elettrofosfeni), nelle esposizioni a microonde, mentre malformazioni negli embrioni di pollo [54] si sono evidenziate per esposizione a 1.5 GHz e da 0.1 a 3 mW/cmq. 
Inoltre è stata dimostrata un’anormale intensa reazione (una vera e propria allergia) durante l’esposizione a campi elettrici e magnetici di debole intensità. 
Numerosi ricercatori si sono adoperati per cercare di comprendere l'influenza di questi campi elettromagnetici sulla salute umana. Adey [56] ha osservato che i campi elettromagnetici ad alta frequenza provocano interazioni con il sistema immunitario (in particolar modo con i linfociti T) [51,55], con l'attività enzimatica dell’ornitinadecarbossilasi (un enzima che quando è attivo si associa all insorgenza dei tumori), con lo sviluppo del feto durante la gestazione, con i recettori e le proteine di membrana, con la crescita cellulare e la sua regolazione, con la ghiandola pineale e con le cellule cerebrali favorendo l'insorgenza del morbo di Parkinson e di altre patologie neurodegenerative [57, 58]. Khurana sosteneva che l'uso del cellulare per almeno 10 anni può raddoppiare il rischio di cancro, evenienza quest’ultima scatenata dall’interazione di diverse cause, tra cui le mutazioni cellulari. A tal riguardo il gruppo tedesco Verum ha verificato l’effetto delle onde su animali e uomini dopo l'esposizione a campi elettromagnetici e le cellule umane hanno mostrato un aumento significativo dei danni al DNA che non sempre la cellula è in grado di riparare e che si trasmettono alle generazioni successive di cellule. 
Da studi effettuati in Svezia e nei Paesi Bassi è emerso come le onde prodotte dai telefonini siano responsabili di un aumento del neuroma acustico, un tumore cerebrale benigno, riscontrato nei soggetti che utilizzano abitualmente un telefono cellulare (utilizzare abitualmente un telefonino significa utilizzare un cellulare o un cordless per circa un ora al giorno). È stata evidenziata anche una riduzione delle funzioni cognitive soprattutto nei bambini che risultano più vulnerabili dal momento che hanno le ossa craniche meno spesse ed il cervello ancora in formazione.
Appare abbastanza evidente come il danno sia in relazione con il tempo in cui si utilizza il telefono: infatti, in chi lo utilizza da più di 10 anni le possibilità di contrarre il glioma (tumore maligno che colpisce soprattutto il tessuto nervoso del cervello) sono aumentate del 20% e quelle di manifestare un neurinoma acustico del 30%. Ulteriori studi sono stati effettuati per indagare la relazione che esiste tra esposizione a campi elettromagnetici a bassa frequenza ed insorgenza della leucemia acuta infantile. È emerso che i bambini esposti a tali onde si ammalano tre volte di più rispetto ai soggetti non esposti. Juan Manuel Mejia-Arangure ha valutato la relazione tra esposizione di bambini affetti dalla sindrome di Down e per questo più predisposti all’insorgenza della leucemia e le onde elettromagnetiche. Nelle sue osservazioni sono stati messi a confronto bambini già malati con un gruppo di riferimento di bambini non malati. Sono stati considerati diversi fattori, tra i quali le caratteristiche alla nascita, lo stato sociale di appartenenza, la storia clinica della famiglia e per quasi tutti non è stata rilevata una particolare influenza. Differenti risultati sono stati ottenuti, invece, durante la valutazione dei campi magnetici nel luogo di residenza. I bambini esposti ad un'intensità di 0,6 µT (microtesla) mostrano una comparsa della malattia quattro volte superiore rispetto al campione di riferimento. Da un successivo studio tedesco è emerso come la sopravvivenza dei malati sia legata all’esposizione stessa: l’aggravamento si accelera e la mortalità si triplica.
Alcuni studiosi si sono preoccupati di capire gli effetti dell’esposizione acuta (due ore) ad una radiazione elettromagnetica. Con irraggiamenti a radiofrequenza (2.450 MHz) su cellule cerebrali di topo è stato trovato un valore statisticamente significativo (99%) di rotture delle connessioni interne del DNA. Questo tipo di rottura del DNA può portare alla distruzione delle funzioni cellulari, alla generazione di cellule cancerogene ed alla morte delle cellule stesse: l'accumulo dei danni del DNA nelle cellule del sistema nervoso centrale può essere causa di un invecchiamento precoce dell’individuo e di disordini neurovegetativi come, tra gli altri, il morbo di Alzheimer [57,58] e quello di Parkinson. 
L’indagine Reflex (QUI) eseguita in Germania ha valutato il possibile impatto dannoso delle emissioni dei cellulari sul Dna umano mediante uno studio basato su uno screening della durata di quattro anni, che prendeva in considerazione le reazioni cellulari umane ed animali rispetto ad alcuni tipi di radiazioni prodotte in laboratorio. In particolare le cellule esposte a campi elettromagnetici evidenziavano un aumento della frammentazione dei filamenti di Dna, che solo in poche occasioni venivano adeguatamente riparate. È stato osservato, inoltre, che il danno rimaneva nelle generazioni cellulari successive conferendo alle stesse una potenzialità cancerogena. 

Donnellan et al. [59] hanno dimostrato effetti clear-cut (def: lampanti) nella cellula RBL-2H3 per l'esposizione a campi elettromagnetici a 835 MHz: la velocità di sintesi del Dna e di replicazione della cellula aumentava, la distribuzione dell’actina e la morfologia della cellula si alterava e la quantità di ßexosaminidasi rilasciata in risposta ad un trasportatore ionico di calcio aumentava significativamente, in confronto a culture non esposte. La quantità di Ras nelle frazioni di membrana delle cellule esposte aumentava, i mutamenti morfologici persistevano nelle subculture successive per almeno sette giorni in assenza di ulteriori esposizioni. La radiazione ionizzante può danneggiare direttamente il Dna, ma anche indirettamente formando radicali liberi idrossilici che possono interagire con il Dna stesso. La radiazione non ionizzante, invece, non è in grado di danneggiare direttamente il Dna, ma secondo recenti ipotesi è stata osservata una possibile attività indiretta. I normali processi metabolici producono sostanze ossidanti che possono essere neutralizzate da agenti antiossidanti. Lo stress ossidativo si verifica solo quando esiste uno squilibrio (dovuto all’alimentazione impropria oppure per l'esposizione alla contaminazione ambientale) con eccesso di sostanze ossidanti. È stato ipotizzato che l'interazione tra tessuto e radiazioni non ionizzanti può provocare tale squilibrio (crescita di radicali liberi e crollo degli antiossidanti). È importante ricordare che un aumento delle sostanze ossidanti può avere un ruolo nell’avviare, promuovere e far progredire il cancro. L’aggiunta di una minima quantità di energia dovuta all’applicazione di un campo magnetico ELF o RF (radio frequenza) può bastare a rompere gli equilibri ossidanti/antiossidanti, in favore dei primi [4]. Omura e Losco [60] hanno sottoposto normali soggetti umani ad una esposizione di tre minuti a campi elettromagnetici generati da alcuni telefoni cellulari (824,030-848,098 MHz) posti a 5-10 cm dalla testa.
Ciò ha indotto varie anormalità nella zona in cui entrava il campo ed anche in quella di uscita (dove la anormalità fu trovata con la stessa forma dell’area di ingresso, ma l'effetto si mantenne per un tempo più breve): gli effetti usualmente si mantenevano circa per due o tre volte il tempo di esposizione sull’area esposta e da 1.6 a 2 volte sulla parte opposta. Subito dopo la cessazione dell’esposizione apparivano i seguenti effetti espressi con riferimento al tempo di esposizione del campo elettromagnetico: 

  • diminuzione dell’acetilcolina (circa due o tre volte)
  • comparsa di disturbi circolatori con la presenza di trombossano B2 (circa due volte)
  • breve comparsa dell’oncogeno C-fos Ab2 (per un tempo leggermente più corto del tempo di esposizione)
  • brevissima comparsa dell’integrina alfa5betal (circa un sesto del tempo di esposizione).
Altri autori hanno effettuato questi esperimenti anche con esposizione a calcolatori, schermi televisivi a colori e forni a microonde con risultati più o meno analoghi, giungendo alla conclusione che prolungate e ripetute esposizioni a campi EM da TV (a circa 16 kHz), forni a microonde (2.45 GHz) o ad altre frequenze simili o superiori senza nessuna protezione dal campo elettromagnetico possono contribuire al possibile sviluppo di cellule cancerogene. Il consumo di cibo cotto a microonde e l'esposizione del corpo umano alle stesse per un lungo periodo di tempo può influenzare lo stato nutrizionale dell'individuo e può contribuire allìinduzione del cancro così come di alcune malattie degenerative, come il morbo di Alzheimer [57,58]. Sono stati effettuati studi in alcune zone in cui era operativo un radar che emetteva frequenze di 154-162 MHz. 
Le funzioni motorie, la memoria e l'attenzione differivano significativamente in esperimenti condotti tra alcuni residenti nell’area, tra gli esposti e gruppi di controllo: bambini che vivevano di fronte al radar mostravano un'attenzione ed una memoria meno sviluppata, il loro tempo di reazione era più lento e la resistenza del loro apparato neuromuscolare era minore. Su alcune donne in stato di gravidanza che avevano adoperato apparati a microonde nei sei mesi precedenti all'inizio dello stato gravidico e fino a tre mesi dopo, è stata osservata una maggiore probabilità di aborto.
Un gruppo di studiosi del Cairo (Egitto) ha invece valutato la reazione dei feti e dei neonati dopo l'esposizione della madre ai telefonini portabili. Sono stati presi in considerazione il ritmo cardiaco dei feti e dei neonati, la produttività cardiaca dopo esposizione acuta (dieci minuti) della madre ai campi elettromagnetici EMF emessi dai telefonini portabili nel momento della composizione del numero durante la gravidanza e dopo il parto. Dai risultati è emerso un aumento statisticamente significativo del ritmo cardiaco dei feti e dei neonati ed un calo statisticamente significativo della quantità di sangue spostato ad ogni battito cardiaco e della produttività cardiaca. In uno studio effettuato da Sznigielski [61] sono stati esaminati per un periodo di quindici anni un gruppo di militari polacchi, di cui alcuni esposti a radiofrequenze e microonde. Si è osservato un tasso di insorgenza tumorale per il personale esposto di tutte le fasce di età molto maggiore rispetto ai non esposti (119/1.000.000abitanti contro 56/1.000.000abitanti). Dolk et al. [18] hanno studiato per un arco di tempo di circa 10 anni una popolazione in un area di 10 km attorno ad una stazione televisiva e ad un trasmettitore radio in modulazione di frequenza. Il rischio di leucemia, di melanoma e del cancro della vescica per gli adulti residenti nelle zone circostanti si riduceva con l'aumentare della distanza.
Lo stesso studio allargato a venti aree di trasmissione (in Gran Bretagna) evidenziava un aumento del rischio per la leucemia negli adulti in un raggio di 10 km da ogni trasmettitore. In due località l'aumento del rischio, sempre statisticamente significativo, risultava rispettivamente del 38% e del 16%. È stato trovato un aumento significativo del rischio di cancro dovuto alle radiazioni delle radiofrequenze nel raggio di 200 metri dalle antenne di una stazione base di telefonia mobile per C-net (telefonia analogica a 450 Mhz, quella prima del GSM) rimasta in funzione per 14 anni. Gli studi effettuati sull’esposizione di cellule linfocitarie umane, fino ad un tempo massimo di 72 ore ad un campo elettromagnetico a frequenza di 639.25 Mhz e di intensità di campo elettrico di 20 V/m hanno evidenziato che tale esposizione provoca alterazioni strutturali e funzionali di queste cellule nella stessa misura di quanto già riportato per le basse frequenze. 
Studi di microscopia elettronica a scansione e di microscopia confocale (def: tecnica di microscopia) dimostrano una totale perdita di microvilli (estroflessione della membrana di rivestimenti epitelilali) e pseudopodia (estroflessione mobile della membrana citoplasmatica) conseguente all'esposizione. La perdita di pseudopodia è accompagnata da una depolimerizzazione delle principali proteine citoscheletriche; viene osservata, inoltre, una notevole diminuzione nelle attività NK (Natural Killer) dei linfociti T. La zona di studio era una zona circolare avente un raggio di circa 1200 metri intorno al trasmettitore elettronico e le persone dovevano risiedere in questa zona per almeno cinque anni. È stata valutata l'influenza dei campi elettromagnetici emessi dai telefoni cellulari GSM-900 sui ritmi circadiani della ghiandola pineale, degli ormoni sessuali e delle ghiandole surrenali. Da questo studio emerge che le concentrazioni ormonali rimanevano fra le variazioni fisiologiche normali, ma per quanto concerne l'ormone della crescita ed il cortisolo c'erano delle diminuzioni significative di circa 28% e 12%, rispettivamente, riguardo ai livelli massimi, paragonando il periodo di esposizione di 15 giorni ed il periodo di esposizione di 30 giorni e il periodo prima dell'esposizione, ma nessuna differenza persisteva nel periodo post-esposizione. Studi in vitro ed in vivo hanno indicato che i campi di radiofrequenza (RF) potrebbero interagire con strutture macromolecolari intracellulari. I risultati su modelli animali hanno dimostrato come i campi RF potrebbero avere effetti sul sistema riproduttivo dei mammiferi e sulle cellule degli spermatozoi. In condizioni fisiologiche la spermatogenesi è un processo bilanciato di divisione, maturazione e di immagazzinamento di cellule, è vulnerabile agli stimoli ambientali chimici e fisici. Il citoscheletro, composto di proteine, filamenti intermedi e microtubuli, potrebbe essere molto sensibile; esso è parte funzionale e strutturale della cellula in quanto ha un ruolo importante nella motilità degli spermatozoi ed è attivamente coinvolto nei cambiamenti morfologici che si producono durante la spermatogenesi. 
Al di là degli studi che dimostrano una possibile relazione tra i campi elettromagnetici emessi dai telefoni cellulari e la salute umana, resta ancora da verificare se il danno biologico possa tramutarsi in danno sanitario. A tale proposito, infatti, sono presenti in letteratura dati che affermano l’impossibilità di dimostrare la correlazione fra l’uso dei telefoni cellulari e l'eventuale insorgenza di una neoplasia, in quanto l’effetto del campo elettromagnetico non lascia traccia nel tempo e quindi segni evidenti che possano confermare il rapporto causa effetto della patologia. 
Il rapporto completo è stato presentato di recente al Dipartimento di Telecomunicazioni dal Prof. Girish Kumar del dipartimento IIT di Bombay di ingegneria elettrica. Kumar, che ha svolto approfondite ricerche sulle radiazioni del telefono cellulare e i suoi effetti, mette in guardia contro l’uso eccessivo dei telefoni cellulari perchè espone gli utenti ad un aumento del rischio di cancro, tumore al cervello e di molti altri rischi per la salute. Per i bambini la cosa è ancor più accentuata.
I principali rischi per la salute derivanti dalle radiazioni dei telefoni cellulari e dai ripetitori sono i seguenti
Un aumento del 400% del rischio di cancro al cervello tra gli adolescenti che usano per i telefoni cellulari. I bambini sono più vulnerabili alle radiazioni dei cellulari. Più piccolo è il bambino, tanto più profonda è la penetrazione della radiazione elettromagnetica perché il cranio dei bambini è più sottile.
- Un eccessivo uso dei telefoni cellulari può provocare il cancro a chiunque. L’uso dei cellulari per più di 30 minuti al giorno per 10 anni aumenta il rischio di cancro al cervello e neuroma acustico.
- La radiazione dei cellulari provoca danni irreversibili alla fertilità maschile. Gli studi hanno scoperto un conteggio inferiore del 30% nel liquido seminale degli utenti che fanno uso intensivo di telefoni cellulari.
- Le frequenze utilizzate dai cellulari possono causare danni al DNA delle cellule del corpo. La radiazione provoca la formazione di ‘formazioni di radicali liberi’ all’interno delle cellule; tali radicali sono notoriamente cancerogeni.
- Le frequenze dei cellulari interferiscono con il corretto funzionamento di altri dispositivi salvavita, inclusi gli impianti di pace-maker, e possono, quindi, provocare la morte improvvisa.
L’esposizione ai cellulari può scatenare la risposta allo stress nelle cellule umane e animali e provocare la produzione di proteine da stress. Questa è una prova sufficiente del fatto che l’organismo riconosce la radiazione dei telefoni cellulari come potenzialmente nociva.
I campi elettromagnetici generati dai telefoni cellulari e dalle cellule dei ripetitori debilita il sistema immunitario e stimola risposte allergiche \ infiammatorie, comprese eruzioni cutanee, piaghe, sensazione di oppressione e lesioni





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fonte lista  (U.S.) - CNET  e qui' SARdatabase.
Tra i siti con informazioni dettagliate sui valori SAR, questi sono i più validi:
HandyStralungE' il più completo in assoluto, l’unico a riportare praticamente tutti i modelli di cellulare esistenti, e aggiornato quotidianamente con i valori SAR europei e statunitensi.
SAR Shield
Aggiornato settimanalmente e molto ricco, riporta per ciascun cellulare sia i valori di SAR europei che quelli statunitensi

SwissCom
In italiano, offre comode liste a discesa.

Mobile Phones UKOffre una lista di modelli con i valori SAR europei.


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Si scopre così che l’Iphone 5 di Apple, ad esempio, ha un indice SAR di 0,901 W/Kg, mentre il Samsung Galaxy SIII ha 0,342 W/Kg . Sono entrambi valori molto al di sotto del limite (che è 2 W/KG), ma uno è quasi un terzo dell’altro. Quindi, se il rischio fosse proporzionale a questo valore, con il dispositivo di Apple avreste un rischio quasi 3 volte maggiore. In linea con l’azienda di Cupertino, il Nokia Lumia 920, 1 W/Kg. L’Htc One, recensito poche settimane fa, fa segnare1.260 W/Kg.  Il peggiore in assoluto tra quelli monitorati è invece l’HTC Shift, con un indice pari ad 1,9 W/Kg che sfiora il limite massimo italiano e sfora invece i parametri richiesti dal mercato USA. Tutti i valori si riferiscono al “SAR Body” (Corpo) ed al solo funzionamento come cellulare. Azionando le varie sorgenti come, Bluetooth ,WiFi e Gps il discorso ovviamente cambia, in peggio…
Quanti conoscono l’indice Sar del proprio telefonino? Probabilmente molti ne ignorano persino l’esistenza.
Il Sar è l’acronimo inglese che significa Specific Absorption Rate, ovvero Tasso di Assorbimento Specifico (viene spresso in Watt per Kilogrammo) e corrisponde all’unità di riferimento per misurare la quantità di frequenze radio ed elettromagnetiche assorbite dal corpo umano: a un minor valore di assorbimento specifico Sar, corrisponde un minor riscaldamento dei tessuti, ed un potenziale minor rischio per la salute.


Maggiore é il valore SAR di assorbimento, maggiori sono i potenziali rischi per la nostra salute. Un SAR alto crea un riscaldamento dei tessuti, come possiamo vedere nell’immagine in alto,  dopo solo 15 minuti di telefonate possiamo notare i punti che subiscono un riscaldamento, soprattutto a livello di zona orecchie, tempie e occhi
dietro ai moderni smartphone che tutti noi, tranquillamente, custodiamo sulle nostre scrivanie o nelle tasche dei vestiti. Questi gioielli dell’ingegneria elettronica sono prodotti con le “terre rare”, ossia 17 elementi chimici della tavola periodica che si trovano in quantità elevate nella crosta terrestre e si usano per produrre anche batterie ricaricabili, freni per auto ibride, motori elettrici, marmitte catalitiche, superfici di vetro lucido e tanti altri oggetti. Nei cellulari sono usate per i magneti della vibrazione e per quelli degli altoparlanti, per i circuiti elettronici e per i colori dello schermo. Ma per lavorare le “terre rare” si producono grandi quantità di rifiuti tossici e scorie radioattive. Per questo, le aziende preferiscono farlo in Paesi dove la tutela dell’ambiente è debole, come appunto la Malesia. - 
nostri-smartphone

Purtroppo non è sufficiente scegliere di non utilizzare tali tecnologie, se poi vengono ad installarti un ripetitore davanti casa.
Quella della Cassazione rappresenta una sentenza storica: per la prima volta un Tribunale riconosce la validità delle ricerche scientifiche che affermano ci sia un nesso tra utilizzo del cellulare e tumori 
C'è una diretta correlazione tra l'uso prolungato di cordless e telefoni cellulari e l'insorgere di forme tumorali al cervello. È quanto deciso dalla Cassazione sul caso di Innocente Marcolini.
questa la causa del tumore al cervello per il quale percepirà una pensione di invalidità
La Cnn dava la notizia: ogni produttore di telefono cellulare consigliava una distanza minima dall’orecchio per l’operare del dispositivo: l’iPhone consiglia15 millimetri, il Blackberry 25 millimetri. Perché avere un cellulare operativo è come avere un piccolo forno a microonde attaccato al cranio

Alcune considerazioni "elettroniche".Il telefonino e il forno a microonde operano nelle stesse frequenze.La potenza di un forno e dell'ordine di 1 o 2 KW, mentre per il telefonino è dell'ordine di 1 o due W (forse un po' meno). DIciamo 1000 volte meno.La distanza della bistecca dall'"antenna" e di 20 cm, in un'area "confinata" che trattiene l'energia all'interno del forno.La distanza dell'orecchio è 1cm, se non usiamo l'auricolare.Poi, ci sono le considerazioni di carattere biologico, nelle quali non mi addentro perché incompetente.Quindi, fatti salvi gli opportuni distinguo legati essenzialmente alla potenza in gioco, il fenomeno è più o meno lo stesso. Mi risulta difficile credere che chi sta al telefono svariate ore al giorno non stia "cuocendosi" l'orecchio o il cervello.

Cari lettori la mia personale opinione, che posso esprimere in poche parole sta nel fatto che un campo magnetico insieme ad un campo elettrico genera un campo elettromagnetico più o meno forte direttamente proporzionale all'energia impegnata, il quale si propaga nell'aria per poi raggiungere ogni possibile ricevitore sintonizzato sulla stessa gamma di frequenza, ma allo stesso tempo questa energia raggiunge ogni cellula presente nelle immediate vicinanze con la conseguenza di poterne alterare le sue caratteristiche fisiologiche con danni, che forse oggi nessuno vuole stabilire. Pertanto il mio modesto parere è quello ti tenere ogni sorgente di questo tipo lontano dal nostro corpo, visto che il campo elettrico e il campo magnetico perdono di efficacia uno al quardrato e l'altro al cubo della distanza dalla sorgente applicata.

IO LE COSE NON ME LE INVENTO CARI AMICI QUI TROVATE ALTRI VIDEO E LINK FONTI UFFICIALI DI RICERCATORI E SCENZIATI DI FAMA MONDIALE

“Non ho lottato per ottenere un risarcimento— spiega Marcolini— ma perché volevo che fosse fatta chiarezza, perché ci sono dei rischi nell’uso dei telefoni , la gente lo deve sapere. I genitori devono sapere che i loro figli rischiano di ammalarsi. E non è un caso — precisa — che di recente nelle istruzioni dei cellulari si raccomandi l’uso a due centimetri di distanza dal viso, perché le radiazioni hanno questo raggio di propagazione». 
Innocente Marcolini, un ex manager ammalatosi di cancro per aver utilizzato ,così ha stabilito la Cassazione - il cellulare per circa 3/4 ore al giorno. Il tutto per 11 anni. L'uomo si è visto riconoscere il diritto a usufruire della malattia professionale in quanto sarebbe stato proprio l'uso prolungato del cellulare a provocargli il cancro al cervello. 
 i giudici hanno dato credito a uno studio del professore svedese Lennard Hardell». Il manager bresciano dice: «Spero che il mio caso aiuti almeno a creare norme di tutela per i consumatori e per i ragazzi».
Quella della Cassazione rappresenta una sentenza storica: per la prima volta un Tribunale riconosce la validità delle ricerche scientifiche che affermano ci sia un nesso tra utilizzo del cellulare e tumori dei nervi cranici. Ma soprattutto il tumore di Marcolini è stato riconosciuto come malattia professionale. 
Il Corriere della Sera scrive:
“I giudici della Corte di Cassazione hanno ribadito la validità dei riferimenti scientifici portati in aula dal perito dei giudici e dai consulenti di Marcolini,Giuseppe Grasso, neurochirurgo di Brescia, e il professor Angelo Gino Levis, oncologo e ordinario di Mutagenesi ambientale all’Università di Padova, che evidenziavano l’aumento del rischio di tumori ai nervi cranici, soprattutto il nervo acustico e il trigemino, per chi usa molto il telefono cellulare. Una sentenza storica che Marcolini vive come una vittoria da condividere con tutti «perché sono finalmente stati scritti nero su bianco i rischi che si corrono usando in modo non corretto il cellulare». Da condividere anche con un collega, Francesco Morelli, stesso lavoro, stessa azienda, stesso uso del telefono, colpito dallo stesso tipo di tumore”.
qui video intervista http://video.corriere.it/manager-col-tumore-cervello
ormai oggigiorno ammalarsi di tumore e' diventato come prendere un influenza ,molti anni fa' erano  rari i casi di tumori e i telefoni non esistevano ancora
www.tumori.net

QUESTO SUCCEDE PERCHE' CHI DOVREBBE TUTELARE LA NOSTRA SALUTE,TUTELA SOLO I PROPRI INTERESSI ECONOMICI,se non fosse cosi' ,non ci venderebbe nemmeno le sigarette che provocano cancro ai polmoni,questi sono venditori di morte

Quanti sono i tumori in Italia?

circa 2.250.000 italiani vivono con una diagnosi di tumore 

I nuovi casi di tumore (incidenza dei tumori) sono in continuo aumento, passando dai 235 000 stimati tra 0 e 84 anni nel 2000 ai 255 000 stimati nel 2010, di cui481,4 ogni 100 000 abitanti per gli uomini e 440,5 ogni 100 000 abitanti per le donne (Tabella 1).
Ci vuole informazione, serve sincerità, onesta e trasparenza: è necessaria una norma di tutela per consumatori, soprattutto per i ragazzi, i più esposti ad un uso intenso e indiscriminato. Perchè i media non si occupano in modo concreto e preciso del tema? Non riportando semplici notizie ma facendo informazione, che è il loro dovere, indagando e andando a fondo anche contro agli interessi politici ed economici che li sostengono e che ne fanno uno dei più grandi conflitti di interesse.
STESSO DISCORSO VALE PIU' E MENO ANCHE PER TELEFONI DI CASA SENZA FILI,(CORDLES),
MODEM , PENNETTE WIRELESS  E CHIAVETTE INTERNET CON SIM  CHE SONO LO STESSO DEI TELEFONINI COME DANNI ,E MOLTO DI PIU' PER LE ANTENNE RIPETITORI TELEFONIA MOBILE CAMUFFATI SUI TETTI DEI PALAZZI NEI NOSTRI QUARTIERI.MENTRE I COMPUTER SENZA CONNETTERSI CON IL WIRELESS IL DANNO E' SOLO DI EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE BASSE ,DANNOSE PER L'UOMO MA MOLTO MOLTO MENO GRAVI DEL TELEFONINO CELLULARE
Dopo molti anni di dibattito sui rischi per la salute derivanti dai telefoni cellulari, un 
recente rapporto finalmente fornisce delle risposte. Il rapporto completo è stato 
presentato di recente al Dipartimento di Telecomunicazioni dal Prof Girish Kumar 
del dipartimento IIT di Bombay di ingegneria elettrica. Kumar, che ha svolto 
approfondite ricerche sulle radiazioni del telefono cellulare e i suoi effetti, mette in 
guardia contro l'uso eccessivo dei telefoni cellulari perchè espone gli utenti ad un 
aumento del rischio di cancro, tumore al cervello e di molti altri rischi per la salute. 
Per i bambini la cosa è ancor più accentuata. 
I principali rischi per la salute derivanti dalle radiazioni dei telefoni cellulari e dai 
ripetitori sono i seguenti: 
- Un aumento del 400% del rischio di cancro al cervello tra gli adolescenti che usano 
per i telefoni cellulari. I bambini sono più vulnerabili alle radiazioni dei cellulari. Più 
piccolo è il bambino, tanto più profonda è la penetrazione della radiazione 
elettromagnetica perché il cranio dei bambini è più sottile. 
- Un eccessivo uso dei telefoni cellulari può provocare il cancro a chiunque. L'uso 
dei cellulari per più di 30 minuti al giorno per 10 anni aumenta il rischio di cancro al 
cervello e neuroma acustico. 
- La radiazione dei cellulari provoca danni irreversibili alla fertilità maschile. Gli 
studi hanno scoperto un conteggio inferiore del 30% nel liquido seminale degli 
utenti che fanno uso intensivo di telefoni cellulari. 
- Le frequenze utilizzate dai cellulari possono causare danni al DNA delle cellule del 
corpo. La radiazione provoca la formazione di ‘formazioni di radicali liberi' 
all'interno delle cellule; tali radicali sono notoriamente cancerogeni. 
- Le frequenze dei cellulari interferiscono con il corretto funzionamento di altri 
dispositivi salvavita, inclusi gli impianti di pace-maker, e possono, quindi, 
provocare la morte improvvisa. 
- L'esposizione ai cellulari può scatenare la risposta allo stress nelle cellule umane 
e animali e provocare la produzione di proteine da stress. Questa è una prova 
sufficiente del fatto che l'organismo riconosce la radiazione dei telefoni cellulari 
come potenzialmente nociva. 
- I campi elettromagnetici generati dai telefoni cellulari e dalle cellule dei ripetitori 
debilita il sistema immunitario e stimola risposte allergiche \ infiammatorie, 
comprese eruzioni cutanee, piaghe, sensazione di oppressione e lesioni. 
- Le persone che utilizzano i telefoni cellulari per più di 30 minuti al giorno per più di 
quattro anni sono a rischio più elevato di perdita dell'udito. La radiazione dei 
telefonini può causare tinnito e danneggiare le cellule ciliate presenti nell'orecchio 
interno. Una volta danneggiate, queste cellule non possono più rigenerarsi. 
- L'uso frequente dei telefoni cellulari può danneggiare il sistema visivo in molti 
modi. Le frequenze dei cellulari (900, 1800 MHz e 2450 MHz), danneggiano le cellule 
epiteliali e aumentano la temperatura all'interno dell'occhio. 
- Le emissioni dei cellulari indeboliscono le ossa e possono causare un deficit dei 
livelli di melatonina, un antiossidante potenziatore del sistema immunitario. 
- Un aumento del rischio di tumore delle ghiandole salivari è legato all'uso dei 
telefoni cellulari. 
- L'esposizione ai campi elettromagnetici può causare disturbi del sonno e malattie 
neurodegenerative come l'Alzheimer e il morbo di Parkinson. 
- A causa del rumore elettromagnetico di fondo, le api e gli uccelli diventano 
disorientati e non possono tornare negli alveari e nei nidi. Ci sono effetti nocivi per 
animali, piante e l'ambiente
Per la prima volta in Italia, i giudici hanno riconosciuto ufficialmente la diretta corrispondenza tra i tumori cerebrali, in particolare il neurinoma, e un’esposizione continua e rilevante alla radiofrequenze emesse dai telefoni cellulari.
La Corte d’Appello di Brescia, infatti, ha riconosciuto l’invalidità all’80% a un manager che per 12 anni, dal 1991 al 2003, ha utilizzato il telefono cellulare e il cordless per una media di 5-6 ore al giorno e che ha sviluppato due neoplasie.
La sentenza ha dimostrato la corrispondenza tra l’attività lavorativa e le disfunzioni provocate, determinando il risarcimento dell’INAIL pari ad una rendita corrispondente all’80% di invalidità, cui si aggiungono gli arretrati e gli interessi maturati nel corso della battaglia legale iniziata nel 2003.
Sulla base degli studi indipendenti più recenti, condotti tra il 2005 e il 2009 c’è una relazione diretta tra l’esposizione alle radiofrequenze e la formazione di neoplasie: i due tumori del dirigente, infatti, si sono manifestati in una porzione ben definita e ristretta dello spazio endocranico, compromessa dal campo elettromagnetico che si genera per l’utilizzo di cellulari e cordless.
La difesa dell’INAIL si basava sullo studio superato del 2000 dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e su uno studio dell’IARC (International Agency for Research on Cancer), co-finanziato dai produttori di telefoni cellulari.
SVILUPPO COGNITIVO RALLENTATO. Secondo alcuni studi, il cellulare può rallentare lo sviluppo cognitivo dei teenager, perché ha un impatto maggiore su una corteccia cerebrale più sottile e una testa più piccola, dove il cervello continua a svilupparsi fino ai 20 anni. «Bando quindi alle stazioni wi-fi e ai cellulari accesi nella stessa stanza in cui si dorme e largo all'uso degli auricolari, che riducono l'esposizione alle onde elettromagnetiche», ha consigliato il direttore dell'Aea.
LA CASSAZIONE:  Il rapporto dell'Aea ha ricordato il caso dell'ultima sentenza della Cassazione in Italia, lo scorso ottobre, che ha riconosciuto  all'uso massiccio del cellulare (cioè diverse ore al giorno per un lungo periodo di anni), a un manager malato di un tumore all'orecchio. Nel rapporto dell'organismo europeo è quella degli adolescenti la categoria più a rischio, sia perché l'organismo è più vulnerabile sia per l'utilizzo scorretto, che li porta ad esempio a dormire con il cellulare sotto al cuscino.
l’Organizzazione Mondiale della Sanità, «le radiofrequenze del telefonino potrebbero provocare tumori». L’ultima ricerca in materia reca la firma di 21 sommi esperti dell’International Agency for Research on Cancer, in sigla Iarc, il gruppo scientifico che per conto dell’Oms studia i tumori. In sintesi: l’utilizzo dei telefoni cellulari e degli altri dispositivi wireless può causare il cancro. Ad essere messe sotto accusa, in particolare, sono le frequenze elettromagnetiche generate da questi apparecchi. Funziona più o meno così: voi parlate al cellulare, poi parlate di nuovo e alla fine il vostro cervello frigge un po’ alla volta. Attesta l’Oms: “studi epidemiologici effettuati sugli esseri umani dimostrano gli effetti cancerogeni.
In Italia, Paese alla moda, tutti possiedono un telefonino, bambini dell’asilo compresi. In un decennio c’è stato un boom a scapito della salute collettiva. Siamo tra i primi paesi al mondo per diffusione di radiotelefoni portatili che richiedono una selva di ricetrasmittenti fisse installate sui tetti di edifici pubblici e privati, sovente mascherate da alberi o comignoli. Le stazioni radiobase erano 1800 nel ’95: oggi proliferano e, così, in vista del business, si è perso il conto. Infatti,  non esiste un computo ufficiale a livello nazionale.  Per tentare di controllare questo tipo di inquinamento elettromagnetico era previsto nel 2001 uno stanziamento di circa 50 miliardi di lire: soldi che secondo legge dovevano essere prelevati dall’asta sulle frequenze.  Con l’Umts l’elettrosmog del territorio italiano si è innalzato a dismisura, con pesanti conseguenze sulla salute umana.  Domanda di rito: dov’è finito l’obbligo di indicare sui cellulari la potenza massima sviluppata per l’assorbimento del corpo umano?  Secondo Settimio Grimaldi, ricercatore del Cnr  «immettere sul mercato un nuovo tipo di telefonia senza conoscerne l’impatto è come commercializzare un farmaco senza averlo sperimentato prima». I gestori della telefonia mobile dicono che “è tutto a norma” e, grazie alla compiacenza in denaro sonante degli amministratori pubblici e degli enti di controllo vedi Arpa), piazzano stazioni trasmittenti ovunque: asili, scuole, ospedali, abitazioni, chiese. Gli opuscoli pubblicitari recitano     che «questa tecnologia dolce passa attraverso l’aria senza lasciare tracce: se riuscissimo a diffonderla ancora di più saremo quasi vicini al Paradiso». La Tim sostiene che «Gli scienziati di tutto il mondo sono concordi nel ritenere che le onde, anche quelle emesse dagli impianti radiomobili, non producono effetti dannosi per la salute».  In tanti non ci credono e denunciano     prevaricazioni e raggiri. «Ogni volta che i cittadini chiedono una diminuzione dei rischi per la propria salute - testimonia il professor Giorgio Nebbia, studioso di chiara fama - devono scontrarsi con il potere economico che sostiene le virtù delle sue nuove invenzioni, e spesso con gli stessi governi più attenti agli interessi economici che alla salute pubblica». Livio Giuliani, responsabile dell’Unità Radiazioni dell’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro) rincara la dose: «Si sa per certo che i telefonini provocano danni cellulari. Bisogna obbligare i produttori a omologare gli apparecchi, riducendo le potenze di emissione. Le stazioni di trasmissione dovrebbero essere cambiate: occorre sostituire le warm cell (cellule calde, ndr), con le micro cell, le piccole stazioni di potenza dieci volte inferiore. Il Ministero della Sanità - prosegue il fisico - raccomanda 6 volt/metro per le postazioni fisse. Ma nel caso dei telefonini non è stata fissata nessuna soglia». 
Senza limite - L’Italia è ancora sprovvista di una normativa specifica per la protezione della popolazione e dei lavoratori dai campi elettromagnetici alle frequenze utilizzate per la telefonia mobile. La legge quadro  (numero 36/2001) e il decreto 381 del ’98 sorvolano sui cellulari. E quando il 16 marzo 1995 è uscito sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto numero 71 del 5 gennaio ’95 sui radiotelefoni mobili, il Codacons si è accorto (e ha denunciato alla Procura della Repubblica di Roma) che mancava un pezzo. Giallo del decreto dimezzato: storia di ordinaria superficialità dei ministri Gambino e Mancuso o effetto lobby? Ripescata sotto forma di decreto 20 giugno ’95 (n. 458, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 novembre successivo), la pagina fantasma contiene nientemeno che indicazioni sulla distanza di sicurezza a cui tenere i cellulari. L’articolo 1, infatti, dice che «Gli utenti sono avvisati che per un uso soddisfacente dell’apparato e per la sicurezza personale, si raccomanda che nessuna parte del corpo deve trovarsi ad una distanza inferiore a 20 centimetri dall’antenna durante il funzionamento dell’apparato. I manuali d’utente dovranno includere le avvertenze». Come poi si possa parlare al cellulare tenendolo lontano dall’orecchio, questo non lo spiega il legislatore. Una legge cautelativa dello Stato lo impone, ma in nessun manuale di istruzione delle aziende produttrici figurano tali prescrizioni. Già qualche anno addietro, un’indagine del professor Delia dell’Ispesl, aveva dimostrato che l’impiego oltre 6 minuti di telefoni cellulari produce nella zona corrispondente all’orecchio interno e al tessuto cerebrale circostante un aumento di temperatura superiore a un grado e mezzo. Il dottor Gerard Hyland dell’ateneo di Warwick (Gran Bretagna), in uno studio pubblicato dalla rivista medica Lancet, sostiene che «perdita di memoria, mal di testa, insonnia sono i disturbi che possono colpire i bambini: Il loro sistema immunitario è meno forte e sono ancora nell’età dello sviluppo e ciò li rende particolarmente a rischio per l’uso dei telefoni cellulari».  
Squilli al Parlamento - Anche la Camera dei Deputati era stata investita nel 1995 dall’allarme telefonini, allorché la presidente Irene Pivetti, per bandire dall’Aula di Montecitorio fastidiosi squilli e relative telefonate, decise di farla schermare mediante un generatore di campi elettromagnetici su una banda di frequenza analoga a quella dei cellulari. I deputati così poco solerti nel dare all’Italia una normativa in materia di protezione da radiofrequenze (la legge quadro rinvia sine die la bonifica) si sono ribellati a questa disposizione. E, sollevando quei problemi di tutela della propria incolumità che non paiono agitarli tanto quando è in ballo la salute altrui, sono riusciti - a maggioranza assoluta - a far eliminare in un baleno la schermatura.

Onda letale - Laureato in medicina, biologia e ingegneria elettronica, Andras Varga, conduce da decenni presso l’università di Heidelberg (Germania), ricerche sull’influenza delle onde elettromagnetiche. Professor Varga ha affrontato anche gli effetti delle onde elettromagnetiche sull’organismo umano? «Certo. Alle basse frequenze si devono forti radiazioni e generazione di correnti circolatorie nel corpo umano, mentre per le alte bisogna aggiungere lo sviluppo di calore all’interno del corpo umano e l’influenza atermica, ossia l’interferenza esercitata sul processo di biocomunicazione dell’organismo. Gli studi condotti dal Centro Ricerca sui tumori di Heidelberg evidenziano tra i fattori scatenanti di un tumore l’interferenza con questo meccanismo biologico di regolazione». I telefoni cellulari nuocciono alla salute? «Influenzano la ghiandola pineale che guida il nostro sistema ormonale secernendo la melatonina. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che la radiazione luminosa nonché le onde elettromagnetiche inibiscono la sintesi di questo ormone. L’aumento di 1 grado centigrado della temperatura all’interno del corpo danneggia quelle parti dotate di scarsa irrorazione sanguigna come il cristallino, i testicoli e gli embrioni nel corpo materno. Ma l’effetto del calore è molto più globale. Può causare danni al sistema nervoso, disturbi della funzione cerebrale e del metabolismo. Lo attestano 450 esperimenti a livello mondiale». Che significato hanno le soglie di attenzione? «I valori limite sono di carattere tecnico e politico. I veri valori limite biologici sono quelli che causano il reale eccitamento dell’attività cellulare. Per ora conosciamo qualche soglia d’irritazione ed è a queste che dobbiamo riferirci». Le stazioni radiobase sono pericolose? «I trasmettitori nei centri abitati sono da evitare per motivi biologici: vanno collocati ad almeno un chilometro dalle abitazioni». Chi studia l’elettrosmog in Europa? «Molti colleghi che rifiutano le offerte delle multinazionali. Lottiamo per l’introduzione di valori biologici come riferimento legislativo, affinché le soglie di irradiazione per le cellule umane siano correlate a precisi valori di densità della corrente che nel corpo non deve superare 1 microampere per centimetro quadrato». I giganti telefonici come si difendono? «La Telekom assume scienziati pagandoli fior di quattrini per garantirsi un comodo paravento, occultando i rischi».
Uno studio condotto da scienziati belgi ha dimostrato che l'eposizione alle frequenze della telefonia mobile raddopia la possibilità di contrarre tumori al cervello, all'orecchio ed alla mandibola, con un tasso di mortalità elevatissimo
QUI ALTRI VIDEO ..http://www.youtube.com/results?search_query=il+telefonino+provoca+tumori 
E QUI' VARI ARTICOLI ..
http://www.google.it/#sclient=psy-
ab&q=IL+TELEFONINO+CANCRO&oq=   
http://www.google.it/#gs_rn=20&gs_ri=p PER NON PARLARE POI DEI RIPETITORI DELLA TELEFONIA CHE VI RITROVATE SUI PALAZZI NEI VOSTRI QUARTIERI ..
Si stanno moltiplicando negli ultimi tempi le installazioni di antenne, ripetitori e stazioni radio per telefonia mobile, dislocati ovunque nelle città italiane. Molti altri impianti sono in attesa di installazione, tutti posizionati a pochi metri di distanza dalle case, ma anche sopra edifici pubblici. Queste strutture, perlopiù fisse, montate ad altezze comprese tra 15 e 50 metri, possono talvolta essere mobili,  a carattere provvisorio (come nel caso di eventi o manifestazioni particolari, o in aree di interesse turistico stagionale).  Alle strutture tradizionali, vengono affiancati dei sistemi a corto raggio d'azione, installati a pochi metri dal suolo, sulla parete di edifici e all'interno di insegne pubblicitarie, che consentono la copertura del servizio nelle aree a maggior traffico telefonico e all'interno degli edifici.
Questo maggior insediamento comporta da una parte miglioramenti per il funzionamento dei cellulari, con una massima limpidezza nella trasmissione dei segnali, dall’altra una situazione di     allerta per gli abitanti, preoccupati per la loro salute - .FONTE 
http://www.medicinaglobale.it/Tematiche/Ripetitori E QUI' 
http://geograficamente.wordpress.com/2011/11/10/



La Cnn dava la notizia: ogni produttore di telefono cellulare consigliava una distanza minima dall’orecchio per l’operare del dispositivo: l’iPhone consiglia15 millimetri, il Blackberry 25 millimetri. Perché avere un cellulare operativo è come avere un piccolo forno a microonde attaccato al cranio: che questo faccia o non faccia male non è dato ancora saperlo con certezza, e il perché lo abbiamo visto poco fa. Le istituzioni internazionali non hanno sufficiente finanziamento per pagare studi adeguati e si appoggiano alle società produttrici, il quale unico intento è premunirsi e, appena fiutano il bruciato, girano i finanziamenti sulle cure perché sono     rimedi a posteriori che gli permettono di continuare a produrre – forse – malattie che poi qualcuno curerà. Nel frattempo un piccolo disclaimer sul manuale utente aiuta: tenete il telefonino lontano dall’orecchio. Ma allora, perché non usare un auricolare? Appunto.
Uno scienziato americano, Goerge Carlo, dopo tre anni di ricerche a capo del gruppo Health Risk  Management Group, ha reso noto i risultati dello studio che è costato più di 27 milioni di dollari.
La ricerca ha rivelato che il cellulare può provocare tumori al cervello, danneggiare le funzioni di rigenerazione del sangue, provocare danni ai bambini e alle donne incinte.
Per saperne di più visitate i siti: Health Risk Management Group
Ci si deve arrivare da http://www.hrmgroup.org/, altrimenti il referrer check ti dice che la pagina non esiste:
http://www.hrmgroup.org/hrmgroupOrg/News/Medscape.htm
http://www.medscape.com/viewarticle/408066

vedi: Cellulari +  CAMPI MAGNETICI e SALUTE   (studi del prof. Levis)

I soggetti che utilizzano i cellulari per circa 30 minuto al giorno in modo consecutivo hanno la possibilita’ di contrarre un cancro al cervello dopo 10 anni di utilizzo ed e’ legata all’uso prolungato del cellulare. Cosi e’ stato riscontrato in diversi studi dell’OMSù
According to the Times Online:
“The outcome of the 10-year Interphone study —--the largest of its kind, compiling research from 13 countries -- has been eagerly anticipated by both the phone industry, which contributed substantially to its funding, and campaigners who warn of radiation risks from handsets.”

- Le persone che utilizzano i telefoni cellulari per più di 30 minuti al giorno per più di quattro anni sono a rischio più elevato di perdita dell’udito. La radiazione dei telefonini può causare tinnito e danneggiare le cellule ciliate presenti nell’orecchio interno. Una volta danneggiate, queste cellule non possono più rigenerarsi.
- L’uso frequente dei telefoni cellulari può danneggiare il sistema visivo in molti modi. Le frequenze dei cellulari (900, 1800 MHz e 2450 MHz), danneggiano le cellule epiteliali e aumentano la temperatura all’interno dell’occhio.
- Le emissioni dei cellulari indeboliscono le ossa e possono causare un deficit dei livelli di melatonina, un antiossidante potenziatore del sistema immunitario.
- Un aumento del rischio di tumore delle ghiandole salivari è legato all’uso dei telefoni cellulari.
- L’esposizione ai campi elettromagnetici può causare disturbi del sonno e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.
- A causa del rumore elettromagnetico di fondo, le api e gli uccelli diventano disorientati e non possono tornare negli alveari e nei nidi. Ci sono effetti nocivi per animali, piante e l’ambiente
a decine di video qui ,ormai e' ufficiale la notizia radiazioni cellulari - YouTube
Ultimamente c'è un elevato tasso di tumori, dovete sapere e tutti gli apparecchi che circondano emetteno radiazioni. 
Cordless, router ,smartphone tanti altri oggetti tecnologici. I cellulari hanno un alto livello di radiazioni ,vedo tantissime persone che prima di comprare uno smartphone si informano sullapotenza ,il prezzo, il design ma nessuno si informa sul livello di radiazioni di quel modello.
Ho trovato un infografica bellissima che indica il livello di radiazioni per chilogrammo di vari modelli sul mercato , a mio stupore ho scoperto che telefoni Samsung come ad esempio S2 ed S3 hanno un livello di radiazioni PIU' BASSO di 1/3 rispetto ad un iPhone 4S. 


I consigli che possiamo dare per ridurre la quantità di radiazioni sono :
  • Usare auricolari o usare il vivavoce quando parlate ; basti pensare che se allontanate il telefono dall'orecchio la quantità di radiazioni assorbite dal corpo diminuisce notevolmente. 
  • Evitare di avere addosso un telefono; ad esempio un brutto vizio è quello di tenere sempre in tasca il telefono oppure di tenerlo in una giacca proprio vicino al torace , non c'è cosa più sbagliata anche perchè cellulare comunque emette radiazioni anche quando chiamata
  • Preferire gli SMS alle chiamate o usare un telefono fisso
  • Evitare di acquistare smartphone senza marca o low cost
In rete ho trovato un video test sulle radiazioni  tra smartphone clone e smartphone originale ,i risultati di misurazione su tutti i telefoni sono state eseguite con le stesse impostazioni dello strumento e di tutti i valori RMS. Quando viene mostrato il valore 1 sul lato sinistro dello schermo dello strumento, allora la radiazione è fuori portata. (oltre 1990μW / m²) 
La scoperta è stata sconcertante , quello che mi aspettavo. A mio parere gli smartphone senza marchio provenienti dalla Cina non sono controllati. Le radiazioni emesse da uno di questi cloni è 10 volte più dannoso rispetto a qualsiasi altro cellulare certificato.
Un alto tasso di radiazioni è dannoso alla salute e dopo questa verità penso che non acquisterò più una cosa del genere ma solo tablet senza 3G.
I cellulari alterano l'attività cerebrale - Benvenuti su aldexnapoli.com
Danni dei Cellulari

Cellulari, l'abuso raddoppia il rischio di tumore al cervello
Pessime notizie per i cultori del telefonino: secondo uno studio svedese usarlo per almeno dieci anni aumenta di 2,4 volte la possibilità di sviluppare neuromi acustici e di due quella di 'incappare' in gliomi - tumore nel cervello.


10 REGOLE IGIENICHE PER L'USO DEL TELEFONINO !
- telefonare raramente ed il più brevemente possibile! Sarebbe auspicabile che i bambini e i giovani sotto i 16 anni non utilizzassero del tutto il telefonino
- non tenerlo contro l'orecchio durante la ricerca di comunicazione
- non telefonare in auto, bus e treno: qui l'irradiamento è molto più potente
- tenerlo il più lontano possibile dal corpo durante l'invio di SMS
- durante la comunicazione, tenersi a qualche metro di distanza dalle altre persone poiche’ anch'esse subiscono l'irradiamento
- non tenerlo nella tasca dei pantaloni poichè l'irradiamento può avere effetti nefasti sulla fertilità maschile
- spegnetelo sempre durante la notte. Non depositarlo in prossimità della testa
- non utilizzarlo per i giochi
- gli auricolari non sono inoffensivi. Il filo ha un effetto conduttore per l'irradiamento
- i collegamenti LAN, vale a dire UMTS, provocano un irradiamento ad alto dosaggio
Molti dei minerali usati per assemblare la tecnologia dei telefoni e degli smartphone sono tossici e radioattivi. L’inchiesta di Mother Jones.
Emissioni basse (fino a 0,50 W/kg)
Samsung Galaxy S:     0,26 W/kg

Samsung Galaxy Nexus:     0,30 W/kg
Samsung Galaxy S Plus:     0,34 W/kg
Samsung Galaxy S2:     0,35 W/kg
Sony Ericsson Xperia Play:     0,36 W/kg
Samsung Galaxy Note:     0,39 W/kg
Sony Ericsson Xperia Mini Pro:     0,46 W/kg
Samsung Nexus S:     0,50 W/kg
Il dubbio c’è sempre (o quasi) stato sulla nocività delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari per comunicare, telefonare, inviare SMS, chattare, condividere e quant’altro.L’opinione pubblica non sempre pone attenzione a quello che è un dibattito non abbastanza approfondito per considerarsi chiuso, almeno secondo l’EWG,Environmental Working Group.
Riflettendoci, il progresso della tecnologia mobile è stato, e lo è ancora, inarrestabile: accostando un cellulare primi anni 2000 e un iPhone ce ne si rende conto. Ma se prendiamo ad esempio un obsoleto Siemens A57 e andiamo a visionare il livello di SAR(Tasso di Assorbimento Specifico), leggiamo un valore vicino allo 0,50 W, oggi è difficile trovare un cellulare con un tasso di emissione così basso. E allora dov’è questo progresso?
Secondo un nuovo studio c’è una più alta probabilità di iperattività nei bambini le cui madri hanno spesso utilizzato il cellulare durante la gravidanza, mentre ricerche meno recenti parlano di leucemie, carcinomi, anomalie al sistema nervoso e all’endocrino. Il ministero della salute francese ne sconsiglia l’acquisto per i bambini e secondo altre ufficiali linee guida tenendo il cellulare nella tasca dei pantaloni si comprometterebbe lafertilità maschile.
Senza essere complottisti, possiamo notare come la ricerca di  un cellulare a basse emissioni sia complessa, sia per quanto riguarda la quantità di modelli disponibili, sia per la poca chiarezza delle case produttrici: in alcuni manuali viene riportata la misurazione alla testa, in altri la media su tutto il corpo, a volte non sono addirittura presenti le informazioni riguardo al SAR (seppur illegalmente), ed infine capita che ci sia discrepanza tra i vari sistemi di misurazione.

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