Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l’utilizzo del denaro contate, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta
L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Questo, unito alla possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso tecnologico ha reso disponibile, contribuisce ad elevare il grado di efficienza della società e delle pratiche commerciali le quali, a seconda dei casi, richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie di spese
Ridurre o eliminare del tutto l’utilizzo del denaro contante nelle pratiche commerciali, implicherebbe che chi ha uno stipendio, ad esempio, dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca. Così come ogni sostanza contante di cui si dispone, dovrà essere depositata in banca, e da lì spesa attraverso la moneta elettronica.
Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato oltre che di questa forma di libertà (cioè quella di utilizzare il contante), anche dell’unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario. Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero e proprio incubo: la corsa agli sportelli.
A quel punto, essendo il denaro smaterializzato e sostituito con un algoritmo astratto e intangibile, ne deriva che se non esiste moneta contante da scambiare e da prelevare, viene meno anche il pericolo che la popolazione possa chiedere la restituzione di ciò che non esiste. E’ evidente, e le banche festeggiano.Nel corso dei secoli, la necessità degli stati e quindi della politica, di contare sempre più sull’appoggio del sistema bancario per il finanziamento degli abusi di spesa della macchina statale e dei privilegi di politici (spesso corrotti ed incapaci), ha favorito l’instaurarsi di una connivenza simbiotica tra la politica e il sistema bancario. Ciò per reciproca convenienza: quella della politica di poter contare sui favori dei banchieri; e quella di quest’ultimi, di poter godere di un quadro normativo di favore per incrementare i propri affari e, in caso di dissesti, contare sull’interventismo statale.
Il denaro, per il sistema bancario, è elemento sul quale fonda i propri affari: in buona sostanza è la merce da vendere. Avere il controllo e la gestione di tutto il denaro, per la banca, è un moltiplicatore del proprio business e quindi di redditività.
In un sistema basato sulla riserva frazionaria quale è il nostro, accade che i 1000,00 euro che vengono depositati in banca, possono diventare (per il sistema bancario) fino a 100.000, ossia cento volte tanto. E ciò è possibile per l’effetto moltiplicativo dei depositi. Siccome sulle somme depositate la banca è tenuta ad accantonare solo l’1% del deposito (nel nostro caso 10 euro, l’1% di 1000) per far fronte ad eventuali esigenze di cassa e richieste di rimborso delle sostanze depositate, ne consegue che le altre 990 possono essere immesse nuovamente nel sistema, mediate la concessione di prestiti. A questo punto i 990 euro concessi in prestito, vengono nuovamente depositati sul sistema bancario e la banca, dopo aver provveduto ad accantonare un’altro 1% (9.90 euro in questa seconda fase) della somma depositata, avrà nuovamente a disposizione 980.10 da poter concedere di nuovo in prestito, e così via fino a che non si sarà esaurito l’effetto moltiplicatore sul deposito iniziale. Ossia fino a quando non si sarà prodotta moneta virtuale per 100.000 euro a fronte dei 1000 euro di deposito reale iniziale. In sostanza, per ogni mille euro di deposito, la banca potrà moltiplicare fino a 100.000 euro la materia oggetto dei propri affari: il denaro.
Sulla massa di prestiti concessi, in questo caso 99.000 euro, la banca trae un enorme profitto applicando un tasso di interesse che chi ha usufruito del prestito dovrà rimborsare a determinate scadenze, unitamente al capitale preso in prestito. Alla luce del ragionamento appena esposto, risulta del tutto agevole comprendere l’interesse da parte del sistema bancario affinché si giunga alla completa eliminazione della denaro contante. Tanto meno sarà il contante in circolazione, tanto più elevata sarà la possibilità riservata alle banche di incrementare il proprio giro d’affari e aumentare a la redditività prodotta, che si traduce in bonus milionari pagati ai super manager.
Il sistema bancario così deterrebbe in deposito la maggior parte della ricchezza del paese. Deterrebbe in custodia i vostri investimenti in titoli, azioni, obbligazioni, i preziosi custoditi in cassette di sicurezza, e ora anche il denaro che, obbligatoriamente, deve essere depositato sul conto corrente.
Mondo Sporco
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